“E tu da che parte stai?”

Domenica 5 maggio 2019 dalle 9.30 alle 22.00

Palazzo della Società Umanitaria, via Daverio 7, Milano

“E tu da che parte stai?” è il primo di una serie di eventi che si vogliono diffondere in tutta Italia allo scopo di sensibilizzare chi si vuole mettere in gioco concretamente per dare vita a un cambiamento a favore di tutte le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi, senza alcuna preclusione.

Affettività, relazioni, inclusione, accoglienza, empatia, nonviolenza, letteratura, giochi, ozio, consapevolezza, comunità saranno i tasselli di una mappa che conduce al tema centrale della felicità delle nuove generazioni.

Il 5 maggio ha soprattutto l’obiettivo di realizzare un Manifesto di questo desiderato nuovo cammino di rivoluzione felice.

Gli organizzatori dell’evento “E tu da che parte stai?” ritengono che parlare di Umanità vs Indifferenza sia un dovere primario e che a ciò si possa arrivare solo se gli adulti si assumono la responsabilità di creare le condizioni affinché ogni bambino, ogni ragazzo riconosca di essere parte di un progetto di crescita che ha come fine la realizzazione della persona attraverso la costruzione di una comunità inclusiva.

Io il 5 maggio ci sarò perché… è la campagna video che gli organizzatori hanno lanciato sui social.

Noi lo abbiamo chiesto ad Annabella Coiro del Centro di Nonviolenza Attiva di Milano, che co-organizza l’evento e sostiene la nascita del movimento.

Perché ci sarai il 5 maggio?

Ci sarò perché è urgente costruire un’unione reale tra tutte le forze che già operano per la felicità quotidiana di ogni bambino, bambina, ragazzo e ragazza e direi anche per la felicità di ciascuna persona. Moltissime organizzazioni, riconosciute e non, ma anche singoli individui ogni giorno credono nella possibilità di cambiare il clima di prevaricazione e paura che ha invaso l’immagine del futuro. Siamo in tanti e da tanti anni ci occupiamo di queste tematiche, ma finché resteremo isolati avremo sempre la sensazione di essere pochi, di essere diversi, di non potercela fare, così sopraffatti da una sceneggiatura scritta da altri. È tempo di prendere in mano il futuro, insieme. In particolare noi ci occupiamo di nonviolenza e ho sperimentato che il comportamento nonviolento conduce alla felicità e la felicità a sua volta stimola il comportamento nonviolento. È semplice e in fondo puro buon senso, ma il buon senso non è sexy in questo periodo… il 5 maggio speriamo di poter dimostrare il contrario.

Nell’evento ci sono 10 aree tematiche. In quale area sarai presente?

Aprirò l’area che tratta delle relazioni tra le persone. Adoro il titolo: ‘INNANZITUTTO UMANI’, perché esprime tutto il mio interesse di studio e lavoro di questi anni, ossia il nuovo analfabetismo relazionale che ci sta assalendo, una moltitudine di solitudini sempre connesse, ma pur sempre solitudini.  Stiamo perdendo il senso della relazione tra umani, la capacità di riconoscere l’altro come se stesso, la sensazione anche fisica di sentire l’umanità dell’altro, di allenare i propri neuroni a specchio, di percepire le stesse emozioni e soprattutto di provare la leggerezza, la piacevolezza, direi la felicità di una relazione equivalente, solidale, cooperativa, anziché prevaricante e vendicativa.

In particolare durante la giornata, due colleghe del Centro di Nonviolenza Attiva terranno un laboratorio sulla cosiddetta regola d’oro: ‘Tratta gli altri come vuoi essere trattato’ e io condurrò un incontro sull’importanza di una nuova grammatica relazionale e del dialogo, presentando alcune pratiche e progetti già attivi a Milano. Sarò accompagnata da Luisa Zecca, docente dell’università di Milano-Bicocca che presenterà il progetto ‘Education for Social Justice’ e da Gabriella Fanara, con cui condivido il percorso sperimentale di EDUMANA (una pratica educativa e una rete di scuole e associazioni di Milano, ndr). Gabriella, oltre che docente, è un’esperta di danzaterapia e movimento e spero che con lei potremo passare dalle parole ai fatti. Oltre a raccontare con le parole cosa stiamo proponendo, cercheremo di farlo sperimentare ai partecipanti, come stiamo facendo in tutte le scuole.

Nella stessa area tematica sono previsti:

  • un incontro con il pedagogista Daniele Novara sull’importanza di litigare bene
  • un laboratorio per bambini sull’importanza dell’errore con Laura Corbella e Gabriella Fontana
  • un laboratorio per ragazzi e ragazze sul significato della giustizia a cura dei docenti dell’Università Bicocca
  • un dibattito a due che tratterà di ‘valutazione e svalutazione’ con Settimo Catalano, psicoterapeuta, esperto in dinamiche di gruppo e Agostino Frigerio, già dirigente scolastico
  • un incontro/laboratorio con gli adolescenti, condotto da Stefano Laffi, scrittore, esperto di culture giovanili e Antonella Agnoli, chesi occupa di progetti scientifici e culturali di numerose biblioteche italiane.

Poi ci sono altre nove aree tematiche altrettanto importanti e necessarie nella costruzione di una buona umanità… Il programma dell’intera giornata è davvero ricchissimo, è dedicato agli adulti ma c’è spazio per i più giovani di tutte le età. Sarà un importante contributo per dare il via al Manifesto che si vuole costruire.

In sintesi, aspettando un’altra Greta che ci ricordi che è compito degli adulti educare i figli e le figlie a essere umani felici, il 5 maggio faremo del nostro meglio!

L’EVENTO IN SINTESI

E tu da che parte stai? è organizzato da un insieme di persone e associazioni che lavorano da anni nell’educazione e nel sociale, su proposta di Paolo Limonta (maestro elementare e consigliere comunale di Milano) e Antonella Meiani (maestra elementare, autrice del libro Tutti i bambini devono essere felici), in collaborazione con la Società̀ Umanitaria, il Centro di Nonviolenza Attiva e Radio Popolare.

Parteciperanno attivamente reti cittadine e nazionali, insegnanti, dirigenti scolastici, educatrici ed educatori, amministratori, autori, attori, cantanti e musicisti che vogliono condividere la propria esperienza per stimolare nuove connessioni.

L’evento è aperto a tutte e tutti.

Sono invitati anche le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi, le cui voci e intelligenze vanno sempre ascoltate e a cui saranno dedicati intrattenimenti e laboratori.

Il programma in sintesi

10 aree tematiche, 38 eventi, 67 tra relatrici e relatori: è questa l’estrema sintesi di un poderoso sforzo organizzativo realizzato in soli due mesi da un gruppo di appassionati volontari.

Nomi noti e meno noti attraverseranno le aree tematiche con un doppio registro: tavole rotonde e dibattiti nelle quattro sale di Società Umanitaria, mentre nei chiostri si terranno laboratori per bambini e adulti, performance, spettacoli e installazioni.

E poi tanti ‘Fatti di felicità’ raccontati dalle associazioni e tanti artisti, narratori, sceneggiatori.

Chiuderà la giornata lo spettacolo ERRARE HUMANUM EST”: il carcere minorile spiegato ai ragazzi”.

COME PARTECIPARE

L’ingresso è gratuito, ma è gradita la registrazione in anticipo sul sito www.etudachepartestai.home.blog nella sezione “Il programma”.

Tutte le attività si possono seguire su: https://www.facebook.com/etudachepartestai/