Oggi 23 aprile 2019 è stata presentata nella Sala del Carroccio in Campidoglio la delibera di iniziativa popolare “Norme per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani di Roma Capitale, il conferimento di funzioni di controllo ai Municipi, il decentramento di AMA SpA su base municipale, linee guida del Piano industriale e attuazione del percorso di partecipazione popolare previsto dalla DAC n. 129/2014”.
L’iniziativa del Comitato promotore parte dalla constatazione del fallimento nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani a Roma e si propone l’adozione di una innovativa strategia di sistema, che si basa su tre pilastri:
- riorganizzare i servizi di AMA SpA su base municipale, per garantire un’azione più prossima ai cittadini;
- attribuire ai Municipi funzioni di controllo sull’operato locale dell’AMA, anche per assicurare ai cittadini un livello istituzionale a loro più vicino con il quale interloquire sui temi della gestione dei rifiuti, ferma restando la competenza del Comune nella gestione del contratto di servizio con AMA;
- attuare i principi di decentramento e partecipazione dei cittadini alle scelte sulle strategie per la gestione del ciclo dei rifiuti, già contenuti nella Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 129 del 2014, anch’essa di iniziativa popolare e poi fatta propria da Roma Capitale, ma rimasta tuttora lettera morta.
Il Comitato promotore ha depositato il 19 aprile scorso la proposta di delibera in Campidoglio e con la presentazione odierna è partita la raccolta delle 5000 firme necessarie perché la proposta giunga in Assemblea Capitolina, una corsa che durerà fino al 19 luglio: tre mesi per provare a portare all’attenzione dei cittadini romani e degli amministratori la strategia di gestione dei rifiuti in linea con i principi dell’economia circolare, ovvero ridurre il volume dei rifiuti trattati, recuperare materie da reimmettere nel circuito produttivo, riciclare i prodotti o loro parti per risparmiare materie prime e risorse naturali.
Perché ciò sia possibile, occorre spingere sulla raccolta differenziata porta a porta, che negli ultimi anni a Roma ha segnato il passo; è indispensabile una strategia di realizzazione di impianti di ridotte dimensioni e diffusi sul territorio, escludendo ogni ipotesi di inceneritori o termovalorizzatori, sistemi che sono destinati a rapida obsolescenza man mano che va a regime l’economia circolare. Solo una gestione efficiente ed economica del ciclo dei rifiuti permetterà di ricavarne risorse economiche da investire e ridurre così il peso della TARI su cittadini e imprese, una delle tariffe più alte d’Italia, ma a fronte di un servizio decisamente inadeguato.
Il Comitato promotore, composto da cittadini di alcuni municipi romani, ha già registrato l’adesione di numerose Associazioni, di alcuni Municipi che hanno assunto delibere di sostegno alla raccolta delle firme, della UIL-AMA, di alcuni consiglieri capitolini come Stefano Fassina e il gruppo consiliare di Sinistra x Roma, Svetlana Celli del gruppo consiliare Roma torna Roma, Cristina Grancio del gruppo consiliare misto – demA.