Questa mattina, davanti alla sede del Consiglio Regionale della Toscana in via Cavour a Firenze, un presidio di militanti ha contestato la giunta regionale ed espresso solidarietà ai lavoratori dell’ARPAT ( Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Toscana) che sono in vertenza sindacale. Il presidio è stato promosso da numerosi comitati e associazioni attivi nei vari territori : Alleanza Beni Comuni di Pistoia, AlterPiana, Assemblea Beni Comuni/Diritti di Firenze, Assemblea Presidio NO inceneritori NO aeroporto, Biodistretto Montalbano, Comitato NO Tunnel TAV, Coordinamento Toscano per il Diritto alla Salute, International Society of Doctors fo Environment, Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua, Italia Nostra, Mangiasano, Medicina Democratica, Comitato San Salvi chi può.
La situazione dell’ARPAT è veramente grave. In questi ultimi anni gli stanziamenti erogati all’Ente sono andati continuamente diminuendo e contemporaneamente è calato anche il numero degli addetti, poiché il personale che andava in pensione non veniva sostituto con nuove assunzioni. In pochi anni il Personale è diminuito dalle 771 unità del 2010 alle 637 del 2018. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti : gli interventi di controllo e di monitoraggio, indispensabili per salvaguardare la salute e l’ambiente, sono diminuiti drasticamente. Quelli relativi alle acqua di scarico sono calati del 18 %, quelli delle emissioni in atmosfera del 30 %, quelli dell’inquinamento acustico del 38 %, per l’elettromagnetismo del 10 % per la gestione dei rifiuti del 12 %.
Ma c’è anche un’altra questione, importantissima da un punto di vista strutturale : quella dell’autonomia e indipendenza dell’ARPAT. l’ RSU dell’ARPAT e le varie realtà che hanno organizzato il presidio vogliono che questo Ente, che è preposto alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente e della salute di tutta la popolazione, sia a tutte gli effetti un organismo caratterizzato da un’assoluta terzietà nei confronti di tutti i soggetti pubblici e privati, anche nei confronti della Giunta Regionale. Perché l’ARPAT deve essere libero da qualsivoglia condizionamento per poter svolgere in pieno il proprio lavoro.
In tarda mattinata il presidio si è sciolto, ma il coordinamento di queste realtà associative, costituitosi pochi giorni fa, va avanti e si dà nuovi appuntamenti. E’ stato già deciso di dare vita a una manifestazione regionale che unisca le varie vertenze in modo veramente unitario e condiviso.
Gianni Monti di Assemblea Beni Comuni / Diritti a nome delle realtà che si sono riunite in coordinamento