«Torna la primavera e rimettiamo fuori i gerani; mettiamo fuori anche i senzatetto». La denuncia è dei “ComoAccoglie”. Probabilmente chi guida l’amministrazione comunale crede che «di notte non ci sono più le gelate», dichiarano i volontari. Invece – sostengono – «arriverà anche la pioggia che fa bene alla campagna. Fa meno bene a chi dorme all’addiaccio».
Il senzatetto, probabilmente – prosegue il comunicato di “ComoAccoglie” «troverà un riparo di fortuna, non per scelta, ma per dura necessità, in assenza d’altro. Poco consono forse al decoro urbano. Al decoro del nostro giardino interiore, capace di fiori e di bellezza, non fa bene lasciar crescere l’indifferenza, che è un’erba infestante».
«Come semplici cittadini – concludono – possiamo portare una coperta e porci in ascolto di queste persone e dei loro bisogni. Non basta. A chi ha più alte responsabilità abbiamo spedito diverse lettere. Tra le tante, tutte ugualmente attuali, riproponiamo quella inviata il 27-3-2018. Nella totale assenza di azioni e di misure la situazione si ripresenta oggi invariata e pesa sulle persone senzatetto e su tutta la città, con gli stessi problemi e gli stessi disagi».
Nella lettera aperta del 2018, all’epoca inviata a sindaco, assessori e consiglieri comunali di Como, nonché al Prefetto il Comitato “ComoAccoglie” ricordava come «l’Emergenza-freddo per i senzatetto presenti sul territorio comasco è stata affrontata [per le] circa cento persone in situazioni di grande fragilità, sia italiane, sia di altre nazionalità» con l’accoglienza in un edificio e in tendoni, salvo poi, dopo il 2 aprile, mettere abbandonare a sé stesse queste persone.
“Como Accoglie” torna a suggerire «la messa a norma di uno dei tanti spazi di proprietà comunale che potrebbero accogliere i senzatetto».