Questo articolo parla di un attentato terroristico sotto falsa bandiera, avvenuto tempo fa vicino Praga e definito dai media come “terrore alla ceca” (1).
All’epoca il fatto passò quasi inosservato. Ma oggi questa serie di attentati in Nuova Zelanda e in altri paesi lo rende di nuovo attuale e lo introduce in un’ordine di fenomeni concomitanti tra loro.
Secondo le descrizioni della cronaca nel mese di giugno 2017 un signore ceco di mezza età di nome Jaromír Balda ha tagliato dei tronchi d’albero e li ha piazzati sui binari della ferrovia presso la località di Bezděz a 60 km da Praga.
Balda ha poi testimoniato di aver agito in uno slancio sovranista e patriottico, con l´intenzione di gettare la responsabilità del fatto sui migranti musulmani per aumentare la paura e l’odio degli autoctoni nei loro confronti. Per fortuna lo scontro del treno con gli alberi è stato leggero e nessuno si è fatto male (2).
Il lettore potrà pensare che un tale atto non sia possibile, che sia tutto inventato. Ma Praga, patria di Kafka e culla del surrealismo, non è estranea a simili espressioni. L´attentato infatti dopo aver divertito il web per qualche giorno è sfumato, come si trattasse di un fatto normale.
Va detto che i flussi migratori degli ultimi anni hanno toccato la Cechia in modo marginale. Secondo un rapporto di Amnesty International nel 2016 le persone richiedenti asilo nel Paese sono state in totale 1478 rispetto alle 1525 del 2015. In un Paese di 10 milioni di abitanti si tratta di movimenti minimi (3).
Ma pur essendo così pochi e così rari, i migranti in Cechia sono tema quotidiano di discussione, una specie di totem, un modo del mainstream di tenere la gente occupata, un vissuto che non coincide con la realtà.
In seguito al processo giudiziario il Sig. Balda ha ricevuto una pena di quattro anni di reclusione in quanto considerato in possesso della capacità di intendere e di volere (4).
Il terrore alla ceca per il profilo psicologico e per il carattere “soft” si affaccia al panorama internazionale come una novità, dove l´autore attira l´attenzione, ma senza causare danni. Diverso da attentati in altre regioni che provocano decine di vittime.
Al di là del trasfondo xenofobo si nota comunque un aspetto moderato del carattere dei Cechi che impedisce l’uso eccessivo della violenza fisica e sceglie un approccio meno aggressivo nella soluzione dei conflitti.
(1) Terrore alla ceca
https://bit.ly/2FkVgzH
(2) Anziano taglia alberi davanti ai treni per creare paura dei Musulmani
(3) Dieci domande e risposte sulla crisi migratoria
(4) Quatto anni di reclusione all´autore dell´attentato