Il capo dei servizi segreti della Repubblica Democratica del Congo, Kalev Mutond, sanzionato dall’Unione Europea per la repressione degli oppositori politici, è stato sostituito dal suo vice, Justin Inzun Kakiat.
Il decreto presidenziale era stato siglato già l’8 marzo, ma soltanto questa settimana il nuovo capo di Stato, Felix Tshisekedi, ha reso nota la decisione spiegando in diretta sulla tv nazionale di voler “umanizzare i servizi” dell’Agenzia nazionale per l’informazione (Nra).
La nomina, tuttavia, non ha convinto gli attivisti del movimento ‘Filimbi’. Questi ultimi hanno rilasciato un commento a ‘Radio France Internationale’, in cui, pur accogliendo con favore la rimozione di Mutond, ricordano che Kakiat era il suo vice e potrebbe avere partecipato alle sue decisioni. Insieme ad altri 13 congolesi sanzionati dall’Ue, Mutond è accusato di “gravi violazioni dei diritti umani”.