“Ci auguriamo che possa tornare presto in mare a salvare vite”. È il commento della presidente nazionale Arci, Francesca Chiavacci, alla notizia che la Procura di Agrigento ha disposto il dissequestro della nave ‘Mare Jonio’ di Mediterranea Saving Humans, sequestrata la scorsa settimana dalla Guardia di Finanza dopo l’arrivo al porto di Lampedusa.
“Siamo in tanti a sostenere l’attività di Mediterranea – prosegue – chiarita la posizione giudiziaria speriamo che si possa proseguire con la missione. Salvare vite non può essere un reato – sottolinea – la Mare Jonio nella sua missione ha salvato 49 migranti, aver contribuito a renderlo possibile ci rende orgogliosi.
Di sicuro il Ministro dell’Interno non gioirà – continua – però per fortuna esiste ancora la divisione dei poteri e non è il governo a disporre della magistratura. Le indagini proseguiranno – conclude – e tutte le persone coinvolte si difenderanno nel merito e non scapperanno dal processo come è capitato al Ministro sulla Diciotti”.
“Felici di annunciare che Mare Jonio è libera. Ci è stato notificato dalla Procura di Agrigento il dissequestro della nave. Andiamo avanti. A testa alta” si legge nella pagina Facebook di Mediterranea Saving Humans.
Il comandante della nave Pietro Marrone e il capo missione Luca Casarini restano indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per il mancato rispetto dell’ordine di arrestare l’imbarcazione da parte di una nave da guerra.