“Preoccupa il plauso delle istituzioni nazionali e regionali ad un evento dai connotati fortemente discriminatori verso i diritti delle donne e della comunità LGBTI. Auspico che il Presidente Tajani, in virtù del suo ruolo istituzionale, che lo porta ad essere garante di tutte le famiglie europee, prenda le distanze da questa manifestazione chiarendo che non vi prenderà parte”.
Così l’europarlamentare Elly Schlein (Possibile/S&D), in merito alla possibile partecipazione del presidente del Parlamento europeo al World Congress of Families, che si terrà a Verona a fine Marzo, dove era inizialmente stato indicato dagli organizzatori come “main speaker” dell’evento.
“Ci uniamo alla richiesta di chiarimenti promossa dall’Intergruppo LGBTI del Parlamento Europeo, che ha inviato una lettere al Presidente Tajani chiedendo di prendere pubblicamente una posizione sulla sua eventuale partecipazione – aggiunge Gianmarco Capogna, Portavoce Nazionale Possibile LGBTI+ -. Il Parlamento Europeo è da sempre schierato per il riconoscimento dei diritti di tutte e tutti, per la libertà e l’autodeterminazione e si è impegnato in diverse occasioni affinché tutti i Paesi membri si adoperino per estendere diritti e tutele per tutte le cittadine ed i cittadini senza alcuna forma di discriminazione”.
“In Italia assistiamo negli ultimi mesi a una crescita esponenziale di fenomeni di odio e violenza verso tutti coloro che vengono considerati diversi ed è urgente l’adozione di una direttiva orizzontale contro ogni discriminazione, ancora gravemente assente per rispettare i Trattati e la Carta Europea dei Diritti Fondamentali”, continua Schlein. “Saremo sempre al fianco delle associazioni, dei movimenti e dei singoli attivisti impegnati nella difesa, promozione ed estensione dei diritti per la piena uguaglianza tra le persone. Temi sui quali non consentiremo alcun arretramento”, concludono.