Nasce dal basso l’idea di The Big Lemon, impresa sociale che gestisce il primo servizio di autobus elettrici alimentati a energia solare in Gran Bretagna. La vision dell’innovativo progetto, che vede la luce grazie a un’intuizione di un gruppo di abitanti di Brighton nel 2006, è che entro il 2030 tutte le comunità nello Uk abbiano accesso ad autobus a emissioni zero alimentati da energia rinnovabile, di proprietà della comunità locale. Per realizzare questa vision l’innovativa impresa sociale sta collaborando con the Brighton Energy Cooperative, usando la città inglese come progetto pilota.
Nel 2017 The Big Lemon vince un bando per gestire diverse linee di autobus nella zona di Brighton, che erano in precedenza appaltate al Comune. Ora la società di trasporti sostenibili gestisce sei linee di bus a livello locale e una grande varietà di servizi di pullman su scala nazionale. Per i primi 10 anni The Big Lemon ha utilizzato come combustibile per i suoi autobus l’olio di scarto proveniente da ristoranti locali, riciclato in biodiesel. Due anni fa ha installato pannelli solari sul tetto del suo deposito a Brighton, immagazzinando l’energia nelle batterie e caricando gli autobus di notte.
Anziché comprare autobus nuovi, quelli vecchi a diesel vengono convertiti in autobus elettrici. «Ciò significa che tutte le linee di autobus saranno a emissioni zero, estremamente silenziose e alimentate da energie rinnovabili», spiega la social venture di Brighton. The Big Lemon è uno dei finalisti dei prestigiosi Social Enterprise Awards 2018, organizzati da Social Enterprise Uk, l’ente nazionale per l’impresa sociale in Gran Bretagna.
L’impresa sociale, che è nota per il suo personale particolarmente amichevole e gentile, offre un servizio incentrato sui passeggeri. In quest’ottica ha lanciato l’Happy Bus, “che è il nostro modo per restituire qualcosa alla comunità”. L’idea è venuta da un workshop all’ Happy Startup Summer Camp nel 2014 e da allora il personale si è impegnato nel cercare di rallegrare la vita e la routine giornaliera dei passeggeri, dando loro un po’ di calore e gioia.
Cristina Barbetta da Vita.it