«Gli allevamenti intensivi sono un problema per il clima e per l’ambiente e spingono le aziende agricole di piccola dimensione fuori dal mercato, come dimostrato dal nostro rapporto ‘Soldi in pasto agli allevamenti intensivi’. Con il voto di oggi i deputati europei propongono alcuni passi concreti per cambiare l’attuale sistema della Politica Agricola Comune (PAC). Anche la Commissione Agricoltura Ue dovrà seguire una direzione analoga per proteggere il Pianeta e aiutare le piccole aziende agricole». A dichiararlo Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura di Greenpeace Italia, dopo che la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo si è espressa a favore di una maggior protezione dell’ambiente e del benessere degli animali nell’ambito della nuova PAC (2012-2027).
Gli eurodeputati hanno votato oggi per limitare i finanziamenti alle aziende zootecniche che superano una determinata densità negli allevamenti e per fissare obiettivi chiari per ridurre la densità complessiva. La Commissione Ambiente ha votato, inoltre, per bloccare i sussidi ai grandi allevamenti intensivi che non rispettano i principi di base del benessere animale e ha proposto di aumentare i finanziamenti riservati alle misure di salvaguardia per il clima e l’ambiente.
«La direzione è quella giusta – commenta Ferrario – ma mancano ancora alcuni elementi cruciali per il necessario cambio di rotta della Politica Agricola Comune: destinare i fondi pubblici per sostenere e accompagnare agricoltori e allevatori verso una produzione basata su metodi ecologici, ridurre la quantità complessiva di animali allevati, aumentare la qualità, preservare l’ambiente e garantire il sostentamento di agricoltori e comunità rurali, e non solo di pochi attori industriali. Se si fosse agito in questo senso già da prima, i pastori sardi che oggi lottano per la loro sopravvivenza avrebbero avuto un strumento in più di salvaguardia», conclude Ferrario.
La Commissione Agricoltura europea si esprimerà nel merito il 6 o 7 marzo e ad aprile la riforma dalla PAC dovrebbe essere discussa nella plenaria del Parlamento Ue.
Link petizione: http://ilpianetanelpiatto.greenpeace.it