Martedì 12 febbraio Eleonora Forenza, europarlamentare del gruppo della Sinistra Europea, è intervenuta in aula a Strasburgo sul futuro dell’Europa alla presenza del Presidente del Consiglio Conte.
Indossando la felpa di Open Arms, ha denunciato il “crescente consenso, in Italia, di un’onda nera reazionaria” e affermato che “questo governo ci preoccupa. Il 25 ottobre 2018, dopo l’aggressione avvenuta a Bari di alcuni attivisti di sinistra da parte dei neofascisti di Casapound, l’Europarlamento ha approvato una risoluzione che impegna i governi nazionali a vietare i gruppi neofascisti e neonazisti e qualsiasi organizzazione che esalta e glorifica il fascismo e in nazismo”.
Forenza ha poi mostrato la foto di Matteo Salvini a cena con alcuni militanti di estrema destra, chiedendo a Conte “come giudica le relazioni tra il Ministro degli Interni italiano e gli esponenti di Casapound, una forza dichiaratamente neofascista”.
L’intervento ha toccato quindi il tema della criminalizzazione delle Ong. “Indosso con orgoglio questa felpa” ha spiegato l’europarlamentare, indicando la felpa di Open Arms, “quella che indossavo con altri deputati europei, di altri gruppi politici, quando ero sulla nave. Questa non è una di quelle divise che buffonescamente indossano alcuni dei ministri del suo governo. Questo è un segno di solidarietà. Avete attivato un processo di criminalizzazione delle Ong in un modo indegno di un paese civile, confondendo chi soccorre le persone in mare con i trafficanti. Le chiedo di fermare l’ignobile politica di chiusura dei porti e di blocco delle Ong”.
“Ricevemmo a bordo la notizia che i porti italiani erano stati chiusi per quelle 59 persone che erano state soccorse in mare” ha continuato Eleonora Forenza, ricordando la vicenda di cui è stata testimone diretta. “Lei ha fatto riferimento alle conclusioni del Consiglio Europeo in tema di immigrazione, senza però ricordarsi come il Parlamento Europeo abbia chiesto la riforma del regolamento di Dublino e un processo di ricollocazione obbligatoria e non volontaria dei migranti”.
“Infine” ha concluso l’europarlamentare rivolta a Conte, “le chiedo se un ministro indagato per sequestro di persona può indicare all’UE le politiche future sui migranti”.
Qui il testo completo e il video dell’intervento.