Punta Izzo è un Parco naturale, un’area archeologica e un Luogo della Memoria e dell’Identità Siciliana. Punta Izzo è un bene paesaggistico e culturale che attende di essere definitivamente smilitarizzato per una completa fruizione civile. Punta Izzo non è una semplice “spiaggia” da aprire ai bagnanti per la “stagione estiva”, ma un patrimonio costiero minacciato dal progetto di un nuovo poligono militare *.
“Siamo per la smilitarizzazione di Punta Izzo e la sua completa fruizione da parte del pubblico”, ha dichiarato pochi giorni fa il senatore augustano Giuseppe Pisani. Eppure, a leggere le dichiarazioni della Ministra della Difesa Elisabetta Trenta intervistata da La Sicilia, si apprende che la soluzione prescelta dal nuovo Governo sarebbe quella di mantenere la zona militare a Punta Izzo, e dunque il suo possibile utilizzo come poligono, limitandosi a concedere ai cittadini il contentino di una semplice “apertura estiva”.
E il progetto del poligono, ossia la nuova colata di cemento sulla costa, si realizzerà? A questa domanda, posta dal giornalista Mario Barresi de La Sicilia, la Ministra non ha risposto. Si ha dunque la netta sensazione che il problema di fondo sia stato glissato e che, in definitiva, il ‘gigante’ stia partorendo un… topolino.
“L’idea”, avanzata dalla Ministra, di “una condivisione periodica dell’area, con l’obiettivo di tenere aperta la spiaggia ai civili per tutta la stagione estiva”, non fa altro che svilire, snaturare e banalizzare un’istanza popolare di ben altro spessore sociale, politico e culturale.
La campagna per Punta Izzo Possibile non si pone l’obbiettivo demagogico di creare una mera zona balneare “stagionale”, accessibile cioè negli intervalli di tempo tra un’esercitazione militare e l’altra, ma bensì di proteggere, valorizzare e restituire ai cittadini di Augusta una fetta di territorio da oltre un secolo negata a una libera fruizione.
L’assenza di una effettiva volontà di riattivare il poligono a Punta Izzo, farebbe venir meno lo stesso interesse istituzionale al mantenimento di un vincolo militare nell’area. Al contrario, la ripresa delle esercitazioni a fuoco, e prima ancora la cementificazione della costa attraverso la realizzazione di un nuovo poligono in violazione delle leggi ambientali, sarebbero la pietra tombale sulla prospettiva di tutela e fruizione eco-sostenibile di questo bene.
A questo punto, ancora una volta, chiediamo alla Ministra Trenta di chiarire le reali intenzioni del nuovo Governo.
Il nuovo progetto di poligono verrà realizzato? Punta Izzo è ancora un’area d’interesse militare, come già affermato dal suo predecessore Pinotti, oppure adesso si ha il coraggio e la volontà politica di decretare la sua definitiva smilitarizzazione per uso civile?
Coordinamento Punta Izzo Possibile
* I principali elaborati del progetto del nuovo poligono sono accessibili sulla piattaforma Issuu: https://issuu.com/