«Ci uniamo all’accorato appello di Papa Francesco affinché i leader europei dimostrino concreta solidarietà. – continua Ramonda – In particolare ci appelliamo ai Governi tedesco e olandese, i governi delle due ONG che hanno salvato i profughi, affinché possano dare accoglienza a queste persone da troppo tempo in mare. Persone che stanno pagando il prezzo dell’immobilità dell’Europa sulla questione migratoria».
«Noi siamo disponibili all’accoglienza anche in Italia, come già fatto con i precedenti corridoi umanitari. – conclude Ramonda – Il nostro plauso va a quanti si rendono disponibili ad aprire le loro porte, come ha fatto il Vescovo di Torino, Mons. Nosiglia».
La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, opera da 50 anni al fianco degli ultimi. Oltre alle 201 case famiglia in Italia, gestisce altre 50 case famiglia all’estero.
Case famiglia APG23: le tre caratteristiche fondamentali:
1) La casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII si caratterizza per la presenza di un papà ed una mamma. Non operatori in strutture residenziali ma strutture affettive.
2) E’ una vera famiglia. Tutti ci vivono 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Non un’occupazione lavorativa ma una scelta di vita. Famiglie che aprono le porte di casa all’accoglienza di chi ha bisogno.
3) C’è posto per tutti: minori, disabili, anziani, italiani o stranieri e chiunque cerchi di ritrovare un posto nella società dopo aver sbagliato.