Migliaia di ungheresi hanno manifestato sabato 5 gennaio a Budapest per protestare contro la riforma del lavoro del primo ministro Viktor Orbán.
I manifestanti, convocati dai sindacati e dai partiti politici dell’opposizione, sono scesi per le strade di Budapest per opporsi a una legge che impone centinaia di ore di lavoro straordinario ai lavoratori.
La misura è descritta dai suoi detrattori come la “legge schiavitù” ed è considerata una decisione autoritaria del premier Orbán. I manifestanti hanno lanciato un appello per convocare uno sciopero nazionale contro questa modifica del codice del lavoro.
La nuova legge, in base alla quale i dipendenti possono essere costretti a fare 400 ore di straordinari all’anno, è stata approvata il mese scorso dal Parlamento ungherese.