Credo proprio che il vecchio Franco Fortini sia contento di ospitare nel “suo sito” questa denuncia. Questo frammento di una lotta che sembra non avere fine.

I Saharawi, questo popolo ostinato, tenace, le prova tutte, non ne lascia passare una, non cede di un passo. Contro hanno le più grandi potenze. Non basta il diritto, quello si è già espresso, per l’autodeterminazione, per un referendum. Stavolta e’ un’istituzione francese che risponde alla chiamata del potere marocchino.
La vicenda in breve: i Saharawi 20 anni fa raccolgono foto sulla guerra che vi fu tra esercito marocchino e Fronte Polisario.
I volti dei soldati marocchini che morirono o furono fatti prigionieri, le foto che avevano con sé, le mogli, le fidanzate. La memoria dell’altra parte.
Ne esce un librone. Con 483 foto stampato solo in 20 copie, “Necessità dei volti”, che viene esposto più volte e dato a pochi eletti (Chomsky, Loach, altri…). Una copia nel 2012 va a Parigi alla biblioteca Kandinsky.
Ottobre 2018 il celebre Centre Pompidou lo espone in una sala.
Ci siamo.
Arriva, puntuale, la lettera dal Marocco.
Il libro è ritirato.
Dal direttore del Centre Pompidou: silenzio.
Parte una raccolta firme.
L’ennesima. Non va trascurata, non va trascurata questa lotta, questo come altri popoli oppressi.
Trovate maggiori informazioni sul sito http://www.ospiteingrato.unisi.it
Potete aderire scrivendo a necessitadeivolti@gmail.com indicando nome cognome professione e citta’ di residenza.
Il vecchio Fortini ci ricordava come dalla Spagna repubblicana arrivassero appelli via radio “recordad estos nombres” (ricordate questi nomi) E poi un lungo elenco di coloro che avevano spalleggiato il fascismo.
Non dimentichiamo.