Era stato condannato ad agosto 2017 dalla Corte d’Appello di Aix-en-Provence a quattro mesi di carcere.
La Corte Suprema francese ha oggi annullato la condanna per Cedric Herrou e un altro attivista della Val Roya, condannato in appello per aver fornito assistenza ai migranti, applicando così il “principio di fraternità“. “Questa è una grande vittoria”, ha dichiarato a “20minutes”il loro avvocato Patrice Spinosi.
Cédric Herrou, diventato una figura di aiuto per i migranti, era stato condannato ad agosto 2017 dalla Corte d’Appello di Aix-en-Provence a quattro mesi di carcere, per aver “facilitato la circolazione e il soggiorno” dei migranti, oltre ad aiutarli a superare il confine franco-italiano.
Nel settembre 2017, la stessa corte ha condannato il ricercatore Pierre-Alain Mannoni a due mesi di prigione (pena sospesa) per aver aiutato e trasportato tre migranti eritrei. La corte d’appello lo ha riconosciuto colpevole di “facilitare il movimento e la permanenza” delle donne migranti.