Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale di Gestione dei Disastri indonesiana (BNPB), sono 16.082 le persone sfollate a seguito dello tsunami. I distretti colpiti sono cinque: Pandeglang e Serang nella provincia di Banten; Lampung Selatan, Tanggamus e Pesawaran, nella provincia di Lampung. Le vittime accertate sono 429, i feriti 1.485, mentre sono 154 le persone scomparse. Circa i danni materiali, sono state colpite 882 case, 73 hotel, 60 banchi commerciali, 434 barche e circa 65 veicoli.
Nel centro sanitario di Labuan un’équipe di Medici Senza Frontiere (MSF) lavora per supportare la fornitura di servizi sanitari per i pazienti ambulatoriali. Ad oggi, questa struttura ha ammesso 74 feriti: 66 sono stati già dimessi, per gli altri 8 è stato necessario il trasferimento in ospedale. Nella stessa struttura sono stati accolti anche 9 corpi senza vita. Attualmente ancora molte persone arrivano nel centro di salute in cerca di cure nonostante le difficoltà dovute alle interruzioni di corrente nell’area.
Nel centro sanitario di Carita, oggi 26 dicembre, l’équipe di MSF non è stata in grado di raggiungere la struttura a causa delle inondazioni provocate dalle forti piogge, che hanno avuto inizio la sera del 25 dicembre. Il coordinamento medico con il personale del centro sanitario è stato comunque garantito via telefono. A partire dal 25 dicembre, la struttura di Carita ha ammesso 99 feriti, dimessi subito dopo il trattamento, oltre a ricevere 65 corpi senza vita.
“Oltre a sostenere i centri sanitari, MSF ha un équipe mobile fin dal terzo giorno dopo lo tsunami che ha colpito l’area. Abbiamo visitato i sopravvissuti che sono stati evacuati a piedi verso le aree lontane dalla costa” dichiara Dina Afriyanti, ostetrica di MSF. “Alcune persone sono rimaste ferite mentre cercavano di scappare dall’acqua o sono state colpite dalle macerie. Abbiamo visto molti feriti nelle comunità più remote che non hanno ricevuto nessuna cura, quindi i nostri team hanno pulito e medicato le loro ferite. Nei prossimi giorni effettueremo delle visite di controllo per verificare le loro condizioni e assicurarci che guariscano correttamente“.
Sulaiman Warawu, promotore della salute di MSF, ha sottolineato: “Siamo a Banten dall’inizio di quest’anno per un progetto di salute degli adolescenti e quest’area la sentiamo come casa nostra. Ci siamo impegnati a sostenere i centri sanitari e le persone colpite. Continueremo a lavorare con la clinica mobile per garantire la piena guarigione dei pazienti“.