Il Tavolo per la Pace della Val di Cecina compie 18 anni. E’ nato come una sfida per la pace incentrato sulla partecipazione perché è composto da enti locali, associazioni, gruppi formali ed informali e liberi cittadini, ed ogni persona è un voto a prescindere che tu sia un sindaco o un singolo cittadino o un rappresentante di una grande o piccola associazione. La storia è troppo lunga per essere raccontata in un comunicato stampa ed è del presente e del futuro che vogliamo parlare. L’età ci permette di guidare, adesso siamo maggiorenni ed è verso un opposizione alle guerre sempre più pre ideologica e libera che vogliamo andare. Il 10 dicembre si celebra il settantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani, ma pochi mesi dopo si celebra anche la nascita del patto nucleare atlantico siglato sulla scia della bomba atomica su Nagasaki, sganciata sulla popolazione dopo che il Giappone si era arreso come messaggio di predominio sul mondo. E a proposito di anniversari, ricorre fra poco tempo anche il ventesimo anniversario della guerra in ex Yugoslavia, quello che a nostro parere ha dato le nuove connotazioni alla nato che adesso prevede un’area Schengen e la revisione delle infrastrutture affinché possano passare sui ponti e sotto le gallerie anche mezzi blindati di grosse dimensioni. L’Italia si era dotata di una Carta Costituzionale per prevenire la partecipazione a guerre di aggressione, ma non è mai stata attuata e rispettata.
La strada che il Tavolo per la Pace ha deciso di imboccare è quella della promozione del nuovo trattato ONU per la proibizione del nucleare, e dell’opposizione ai lavori che si stanno facendo a Camp Darby per il suo potenziamento, mascherato a mezzo stampa come riduzione della base. Ci dicono che nell’area finora destinata alla ricreazione, adesso verranno formate anche le forze speciali. La storia ci dice che le forze speciali a Camp Darby hanno già lavorato nel passato di questo paese, e ce lo spiega bene il presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione Imposimato: Camp Darby è una delle basi Usa/Nato che – scrive Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione – hanno fornito gli esplosivi per le stragi, da Piazza Fontana a Capaci e Via d’Amelio. Basi in cui «si riunivano terroristi neri, ufficiali della Nato, mafiosi, uomini politici italiani e massoni, alla vigilia di attentati».
E’ per un mondo senza guerre che vogliamo lavorare. E’ per insegnare e studiare politiche per la pace che vogliamo impegnarci. E’ a una difesa civile non armata e nonviolenta e ad un paese disarmato e libero dalle bombe atomiche usa che guardiamo. E per questo abbiamo organizzato insieme alla rete civica livornese contro la nuova normalità della guerra e all’Arci bassa val di Cecina e altri soggetti toscani un incontro a Pisa al circolo Arci pisanello mercoledi 12 alle ore 16 per discutere e organizzare insieme una manifestazione nazionale a Camp Darby il 4 aprile p.v.
Camp Darby è la base dalla quale partono regolarmente tutte le armi, bombe e mezzi cingolati diretti ai sauditi per la guerra nello Yemen dove è in atto un vero e proprio genocidio che ci vede coimputati in quanto alleati.
Ci chiamiamo Tavolo per la Pace, e non possiamo tacere!
Jeff Hoffman