Il prossimo 10 dicembre, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani, migliaia di detenuti, familiari e attivisti parteciperanno alla IV giornata nazionale di digiuno per l’abolizione dell’ergastolo indetta e sostenuta da diverse associazioni ed organizzazioni (Liberarsi, Fuori dall’ombra, Yairaiha Onlus, Ristretti Orizzonti, Comunità Papa Giovanni XXIII, Osservatorio sulla Repressione).
Attorno alla lotta per l’abolizione dell’ergastolo, grazie alla messa in relazione di diverse esperienze e realtà sociali, si sta sviluppando una notevole sensibilità che vede il moltiplicarsi di iniziative solidali e momenti di confronto. L’obiettivo è quello di mettere in discussione non solo l’esistenza della pena perpetua ma l’intero sistema penitenziario in cui il carcere continua ad essere l’unica risposta possibile ai fenomeni devianti nella nostra società.
In una fase storica in cui l’ossessione securitaria ha sostituito la sicurezza sociale attraverso un lungo processo di creazione e criminalizzazione di marginalità sociali – e detta l’agenda politica in chiave repressiva e carcerocentrica, sostituendo al welfare la carcerazione di massa di soggetti sociali che ben rappresentano le disuguaglianze create dal sistema capitalista – provare a decostruire la mistificatoria retorica giustizialista che, oramai, ha infettato larghi strati della società, non è più rinviabile. Emarginazione sociale e alta ricattabilità economica i tratti distintivi della popolazione carceraria. I numeri e le condizioni di carcerazione raccontano di una emergenza invisibile e deliberatamente ignorata e alimentata.
Cercare di dare valore agli articoli 3 e 27 della Costituzione significa ricercare i principi di giustizia che pongono ogni persona in una condizione di parità economica, culturale e sociale. Riteniamo che questa ricerca debba diventare pratica comune di tutta la società per rimuovere gli ostacoli che creano sperequazione, disagio e devianza. Iniziare a rifiutare una pena fine a se stessa qual è la privazione della libertà, sarebbe il primo passo verso una società che non chiede il disciplinamento e l’annullamento dei corpi, bensì la cura e il libero sviluppo della personalità di ogni singolo individuo quale parte fondamentale della comunità umana.
Liberi dall’ergastolo, liberi dalle galere!
Eleonora Forenza, Associazione Yairaiha Onlus, Osservatorio sulla Repressione
Appuntamenti di solidarietà organizzati per il 10 dicembre:
- Campobasso ore 18.00, Casa del popolo in via Gioberti, 20/A: Abolire l’ergastolo, dibattito organizzato da Casa del Popolo;
- Catanzaro, ore 17.00, Sala Giunta della Provincia: La funzione rieducativa della pena, dibattito organizzato da Potere al Popolo Catanzaro;
- Cosenza – ore 18.00 piazza XI settembre, Diritti a testa alta, fiaccolata per i diritti umani organizzata da: action aid, emergency, amnesty international, ecc, adesioni: yairaiha onlus, Basta ergastolo, basta torture! Cosenza contro il carcere.
- Napoli, ore 10:30, carcere di Secondigliano, Via Roma Verso Scampia, Presidio di solidarietà sotto il Carcere Di Secondigliano Organizzato da Compagni e Compagne napoletani contro il carcere
- Roma, ore 18:30 Viale delle province 196: NO ergastolo, NO fine pena mai – dibattito organizzato da Potere al Popolo Roma;
- Viareggio, ore 18.00, Varignano Quartiere Fontanini, proiezione di video, reading e performance, a seguire dibattito organizzato da: Pap Versilia, Officina di Arte Fotografica e Contemporanea Dada Boom, Cantiere Sociale Versilese, Csoa S.A.R.S., Laboratorio Contro la Repressione Sacko, Repubblica Viareggina.