Domenica 16 dicembre Centro Internazionale Crocevia festeggerà alla Città dell’Utopia (Roma, Via Valeriano, 3f, 00145) i suoi 60 anni di vita, di attività e lotte a fianco dei contadini, delle popolazioni indigene e dei lavoratori delle zone rurali di tutto il mondo. Sessant’anni sono tantissimi, sono davvero poche le associazioni e/o ong che possono vantare questa veneranda età. Diamo uno sguardo indietro, ora che ci avviciniamo a festeggiare tutto questo e, soprattutto, a festeggiare il futuro.

Il 22 settembre 1958 veniva firmato il primo statuto di Crocevia, scritto a mano, da tante mani, mani che collaborarono a creare una realtà che fosse prima di tutto apolitica, a fianco dei deboli e dei vessati, a fianco di chi ha mani indurite dal lavoro, sempre distanti da colori politici, convenienze e guadagni facili. Da sempre Crocevia lavora, insieme alle comunità locali, nei settori dell’educazione, della comunicazione e dell’agricoltura.

Frammenti di storia di Centro Internazionale Crocevia, 60 anni incredibili

Centro Internazionale Crocevia nacque proprio così, come un crocevia, dalla volontà di tre donne, Simone Bulle, Laura Rosselli Del Turco e Maria Baxin, cittadine del mondo che crearono un luogo di incontro in cui inizialmente si mischiarono cattolici, cristiani e comunisti. Tutto era molto semplice, umano, privato: i luoghi di incontro di Crocevia Italia erano tre semplici appartamenti di cui uno a Milano, uno a Perugia e uno a Roma, case alloggio che servivano a luogo di incontro in cui trovavano sollievo anche immigrati, profughi per il linguaggio degli anni ‘60. Tra questi passarono grandi uomini come Amilcar Cabral, poeta rivoluzionario del movimento P.A.I.G.C. (Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea e Capo Verde) ucciso nel ’73, pochi mesi prima della proclamazione di indipendenza dell’attuale Guinea-Bissau.

Passarono i movimenti di liberazione che divennero Vietcong, passarono i migranti italiani minatori in Belgio. Crocevia nacque da persone diverse con un ideale in comune: il mondo così diviso non andava bene, il clima del dopo guerra era forte e l’urgenza di intervenire fece il resto.

Le due grandi matrici che permisero l’incontro che creò crocevia furono due: le reti cristiane-cattoliche e il movimento cittadini del mondo, il movimento pacifista non violento che stava sorgendo in quegli anni. La prima cosa che fecero al momento della fondazione fu dividere il lavoro di Crocevia in attività in Italia, come con i minatori italiani in Belgio, e all’estero. Nel ’68 poi, con i movimenti anticoloniali e antimperialisti, Crocevia dovette ripiegare in Italia dove iniziavano a farsi strada le prime leggi sulla cooperazione, il movimento per l’obiezione di coscienza, la lotta al militarismo.

Nel ’73 Crocevia prese poi fortemente posizione nella lotta alle dittature, supportando i movimenti di liberazione che portarono Crocevia ad attivare i primi progetti di cooperazione internazionale alla fine degli anni bui delle dittature sudamericane come quella brasiliana, alla fine della quale Crocevia riprese le sue attività. In quegli anni vi era Lula da una parte e Herbert de Souza detto Betinho dall’altra, sociologo e filosofo fondatore di IBASE, la ong che sostenne i movimenti che ancora oggi conosciamo, come l’MST o il PT. In questo caso Crocevia lavorò con IBASE per la comunicazione, costruendo una rete di radio e facendo entrare (illegalmente…) in Brasile centinaia di diapositive e altro. Con Lula venne poi creata la Scuola di formazione sindacale da cui poi passano molti ministri e politici brasiliani.

Gli anni ’80 furono gli anni della rinascita delle democrazie, e anche in questi anni molte donne continuarono a dare un grande contributo, come Albina Buttini, Mariuccia Caldara, Carla Benelli, che per anni portarono avanti con impegno e forza progetti in Africa e Palestina.

Gli anni ’90 furono invece disastrosi: i tagli a bilancio intaccarono profondamente la cooperazione internazionale italiana lasciando Centro Internazionale Crocevia sommerso di debiti. Vi fu poi il forte impatto degli anni di piombo che lasciarono pesanti strascichi, anni di contraddizioni che portarono anche a conflitti interni importanti. Gli anni 90’ obbligarono Crocevia a prendere una scelta difficile, rinunciare alla cooperazione internazionale perché divenuta emergenziale, una cooperazione focalizzata sul supporto in caso di emergenza che spesso non porta un efficace cambiamento ma cristallizza gli stati emergenziali. Crocevia non credeva e non crede in questo modello; questa scelta non fu facile, portò Crocevia quasi a scomparire, senza però mai farlo davvero.

Un altro degli elementi fondamentali di Crocevia è stata la “scuola di formazione”: come da definizione Crocevia è sempre stato un luogo di passaggio, un passaggio che permetteva di crescere profondamente, professionalmente e umanamente. Forse il salario era basso… chi però è passato dalle stanze di Crocevia oggi è deputato, senatore, presidente di associazioni. Un esempio è Sergio Cipolla, Presidente del CISS di Palermo (Centro Cooperazione Sud Sud), militante siciliano che si avvicinò a Crocevia per i primi progetti e che col tempo creò una delle ong italiane oggi più importanti nel settore della cooperazione.

La situazione migliorò nei primi anni 2000. Nel giugno 2002, durante il vertice mondiale sull’alimentazione (World Food Summit-Five Years Later) organizzato dalla FAO, Crocevia fece da facilitaore, insieme al comitato internazionale e a quello nazionale, per il NGO CSO Global Forum for Food Sovereignty, di cui ha ricoperto anche la co-presidenza. In seguito a tali attività, a Crocevia è stato affidato il coordinamento internazionale dell’International Planning Committee (IPC) for Food Sovereignity, un meccanismo che facilita l’interazione tra movimenti, CSO e ONG  nei confronti della FAO e delle altre agenzie che si occupano di alimentazione e agricoltura presenti a Roma come FAO, IFAD, WFP.

Oggi Centro Internazionale Crocevia è ancora il coordinatore internazionale dell’IPC e facilitatore per i temi “biodiversità” e “sementi”.

L’anniversario di Crocevia arriva poi in un momento cruciale e atteso da tutti i contadini del mondo: La Dichiarazione dei diritti dei contadini e dei lavoratori delle zone rurali. Un grande risultato potrebbe cambiare la vita di migliaia di persone e per cui Crocevia ha sempre dato il suo apporto. Sarà proprio lunedì 17, il giorno dopo la festa dei 60 anni, che verrà quasi certamente adottata la Dichiarazione dall’Assemblea Generale dell’ONU.

 Festeggeremo anche per questo, per un futuro migliore per tutti, per le tante novità e sfide che ci attendono e che ci permetteranno di costruire ricordi e intrecciare vite come in questi primi 60 anni di Centro Internazionale Crocevia. Per un mondo di diritti, solidarietà e diversità.

 

Programma della giornata di domenica 16 dicembre 2018

– Ore 11:00 – Colazione Etica con le arance gentilmente offerte dall’Associazione SOS Rosarno;

– Ore 11:30 – Centro Internazionale Crocevia: chi eravamo e chi siamo. Il ruolo internazionale di CIC per i diritti dei contadini, degli agricoltori e dei pescatori di piccola scala e per le popolazioni indigene di tutto il mondo. Presentazione del Movimento Terra Contadina e di ARI – Associazione Rurale Italiana;

– Ore 13:00 – Pranzo Contadino preparato da Cooperativa Coraggio (15 Euro a persona, piatto misto buffet di specialità km 0 preparate con ingredienti provenienti da agricoltura sostenibile al 100%, bicchiere di vino, acqua e coperto);

– Ore 14:30 – Agricoltura e Diritti Umani – bracciantato e caporalato: intervengono Amedeo Ciaccheri Presidente dell’VIII Municipio di Roma, Nino Quaranta di SOS Rosarno e Aboubakar Soumahoro di USB;

– Ore 15:30 – Le New Breeding Techniques, i nuovi OGM che minacciano l’Europa. Ne parlano: Elisa D’Aloiso – PhD in Genetica agraria, membro di Associazione Rurale Italiana e Movimento Terra Contadina; Danilo Licciardello – regista del cortometraggio NBT – The new OGM; Antonio Onorati – presidente onorario di Centro Crocevia, membro di ECVC (Via Campesina Europa) e proprietario dell’azienda agricola Casale delle Cerquette;

– Ore 17:00 – Estrazione dei premi della Riffa di Centro Internazionale Crocevia;

– Ore 18:00 – Conclusione della giornata e… alla prossima!

Saranno poi proposte attività per bambini offerte da Animazione il Salto e sarà possibile acquistare prodotti agricoli di alta qualità grazie al mercato contadino del Movimento Terra Contadina!

A questo link potete accedere all’evento facebook.

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