Quello di Patrice-Edouard Ngaissona, ex coordinatore della milizia armata cristiana “anti-balaka”, ex ministro e presidente della federazione calcistica della Repubblica Centrafricana, faceva parte di una lista compilata da Amnesty International di 20 presunti responsabili di crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nel conflitto interno scoppiato alla fine del 2013 nel paese africano.
Il 12 dicembre 2018 Ngaissona è stato arrestato a Parigi a seguito di un mandato di cattura emesso dal Tribunale Penale Internazionale: è sospettato di omicidio, tortura, deportazione forzata e reclutamento di bambini soldato.
Il mandato d’arresto era stato spiccato il 7 dicembre nell’ambito di un’indagine sulla situazione nella Repubblica Centrafricana aperta il 24 settembre 2014.
L’arresto di Ngaissona segue la resa di Alfred Yekatom, un altro comandante della milizia “anti-balaka”, che si è consegnato al Tribunale Penale Internazionale il 17 novembre.