Il 13 dicembre 2018 il presidente del Camerun Paul Biya ha graziato 289 detenuti delle regioni anglofone del paese dove è in corso una sanguinosa rivolta per migliori condizioni economiche e contro l’uso della lingua francese, costata solo nell’ultimo anno centinaia di morti.
Tra i rilasciati c’è il giornalista e attivista per i diritti umani Michel Biem Tong (nella foto), arrestato quasi due mesi fa.
Ci si augura che questo sia solo il primo di una serie di gesti distensivi, indispensabili per riportare la calma nelle due regioni del Camerun.
Amnesty International auspica che, a seguire, siano rilasciati anche Fomusoh Ivo Feh, Afuh Nivelle Nfor e Azah Levis Gob, tre studenti condannati a 10 anni per aver condiviso una barzelletta su Boko haram. Per la loro scarcerazione si sono finora mobilitate oltre 310.000 persone di ogni parte del mondo.