Il Movimento per l’acqua pubblica è impegnato da anni per difendere un bene essenziale alla vita da chi intende farne una merce.
Abbiamo percorso la strada della tutela di una risorsa che deve essere gestita fuori dalla logiche del profitto, nei limiti delle effettive esigenze, per conservarla integra per le generazioni future. Con un’impostazione basata sul rispetto di quei beni comuni che tali sono perché i cittadini sono partecipi della loro gestione.
Il Movimento No Tav da quasi trent’anni difende la Valsusa dall’attacco del grande potere economico-finanziario, interessato alla realizzazione di una grande opera a prescindere dall’effettiva utilità, incurante della devastazione ambientale e della perdita dei diritti di chi vi abita. Una lotta condotta dal basso, da giovani, famiglie, anziani, per salvaguardare l’aria, la terra, le sorgenti da danni irreparabili, che certo non possono essere ripagati dalle compensazioni offerte da chi ritiene che tutto possa essere comprato.
L’impegno per l’acqua bene comune e la lotta No Tav si muovono nella stessa direzione. Con una logica che, lungi da essere quella del No a tutto, propone una ben precisa visione della società e del mondo. Dove i SI sono tanti: Si alla cura e al ripristino di un ambiente maltrattato, Si al risparmio energetico, Si ad una mobilità davvero sostenibile, Si alla manutenzione e al rifacimento degli acquedotti. Insomma, SI agli investimenti utili per tutti, No a quelli nell’interesse di pochi.
Ci accomuna anche l’essere bersaglio di un‘opera di disinformazione e disconoscimento delle idee e delle proposte delle quali siamo portatori. Conoscenze maturate in anni di studio, liquidate con l’arroganza di chi si sente portatore della verità assoluta: quella del libero mercato. Conoscenze che non devono diffondersi perché rischierebbero di travolgere chi vi si oppone.
Ci accomuna anche l’attacco mediatico cui siamo sottoposti: pur se non nelle dimensioni abnormi e con la faziosità scandalosa e inquietante che in questi giorni ha coinvolto i No Tav, anche la legge sulla ripubblicizzazione del servizio idrico, in discussione in questi giorni Parlamento è attaccata, spesso con l’uso della disinformazione, perché la sua approvazione metterebbe fine alla gestione mercantilistica, sottraendo ai potentati economici la sostanziosa torta dei profitti sull’acqua.
Tutto questo ci unisce. Per questo Il Comitato Acqua Pubblica Torino sarà in piazza l’8 dicembre. Per dire: ” Non Tav, ma opere di bene comune”.
Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua – Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino