Nel 2008 la Transworld Energy and Minerals (TEM), una sussidiaria della compagnia mineraria australiana MRC, aveva chiesto al governo del Sudafrica l’autorizzazione a sfruttare i giacimenti di uranio presenti nella zona di Umgungundlovu, nella Provincia orientale del Capo.
Da tempo i propositi della TEM erano noti. Già nel 2007 le comunità locali avevano costituito il Comitato di crisi di Anadiba, pronto a ricorrere in tribunale per difendere il loro diritto a conservare integre le loro terre ancestrali.
Il 22 novembre 2018 l’Alta Corte di North Gauteng ha dato loro ragione: il governo non può emettere autorizzazioni allo sfruttamento di un territorio senza il consenso delle popolazioni native.
In altre parole, le compagnie minerarie multinazionali non possono calpestare i diritti dei popoli in nome del profitto.