Il lancio ufficiale della seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza si è svolto a Madrid il 7 novembre 2018, durante il secondo Forum Mondiale sulla Violenza Urbana e l’Educazione alla convivenza e alla pace.
La seconda Marcia Mondiale, promossa e coordinata dall’associazione umanista internazionale Mondo senza Guerre e senza Violenza, inizierà 10 anni dopo la prima Marcia Mondiale, il 2 ottobre 2019, e terminerà l’8 marzo 2020, dopo 158 giorni di circumnavigazione del mondo, con inizio e fine nella capitale spagnola. Il 2 ottobre è la Giornata Internazionale della Nonviolenza e l’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna.
L’evento di lancio è stato presentato dal coordinatore della marcia, Rafael de la Rubia e ha contato sulla presenza di Beatrice Fihn (direttore esecutivo di ICAN), Pedro Arrojo (deputato spagnolo), Josep Mayoral i Antigas (sindaco di Granollers e vicepresidente di Mayors for Peace), Carmen Magallón Portoles (presidente di WILPF, Spagna), dell’attore Alberto Ammann, dei membri dell’equipe base e degli organizzatori della prima marcia mondiale che stanno lavorando per promuovere questa seconda edizione.
L’obiettivo principale della Marcia Mondiale questa volta è il problema delle armi nucleari; si lavorerà per aiutare ICAN a raggiungere l’entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari entro la fine della Marcia, l’8 marzo 2020.
Inoltre la Marcia punta a eliminare la fame e la discriminazione, promuovere la cittadinanza globale, combattere il cambiamento climatico e la distruzione ambientale, riformare le Nazioni Unite – in particolare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – e lavora per promuovere una cultura di “pace, nonviolenza, dialogo e solidarietà”.
La Marcia si propone di ispirare un’ondata di azioni sociali che faranno il giro del mondo, portando la gente ovunque a intraprendere azioni per la pace e la nonviolenza, adattate a qualsiasi situazione locale.
Gli organizzatori hanno presentato la formazione di simboli umani di pace e nonviolenza come un metodo collaudato per mobilitare le persone, specialmente bambini e giovani, in azioni su larga scala. Negli ultimi due anni, si stima che fino a 40.000 ragazzi in età scolare abbiano partecipato a tali azioni. Marce, concerti, conferenze e forum sono altre attività previste durante la seconda marcia mondiale.