“Che fine hanno fatto i tagli agli incentivi fossili da 16 mld di euro promessi da Di Maio? Un’altra delle promesse mancate del M5S. Anziché ipotecare il futuro dei nostri figli con una finanziaria che indebiterà ancora l’Italia, suggeriamo a Di Maio dove pescare un bel po’ di risorse subito disponibili senza dover tagliare il welfare o le spese sociali. Si tratta di oltre 16 miliardi di euro di sussidi ambientalmente dannosi, censiti direttamente dal ministero dell’Ambiente. Il primo e più cospicuo risparmio lo si può realizzare tagliando i sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili (che nel 2016 sono stati ben 14 miliardi).” Scrivono in una nota i Verdi Angelo Bonelli e il responsabile nazionale energia Francesco Alemanni, che proseguono:
“Riteniamo realmente inconcepibile che oggi lo Stato italiano finanzi le attività inquinanti più di quanto non faccia con quelle pulite (16,2 miliardi di euro per le attività inquinanti contro 15,7 miliardi di euro per quelle favorevoli all’ambiente). Ecco perché ci domandiamo dove siano finite le promesse di Di Maio e del M5S. Dove è finita la stella dell’ambiente? A guardare la Legge di Bilancio, dove non c’è nulla che riguardi provvedimenti, investimenti e scelte di carattere ambientali, si è persa nelle parole al vento della campagna elettorale.”
“E’ veramente triste e sconvolgente che, rispetto all’evidenza del dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici che purtroppo con le prime giornate di maltempo hanno lasciato una scia di morti e miliardi di danni, lo sforzo di Di Maio sia stato nel far approvare norme che inquinano i terreni agricoli con fanghi tossici e condonano le ville con piscina ad Ischia. Ma il M5S può ancora fare uno scatto d’orgoglio, tagliando immediatamente i sussidi ambientalmente dannosi.”
Fonte: Ufficio Stampa dei Verdi