Il libro, che invita a riflettere su un evento catastrofico come quello della Grande Guerra. ha suscitato molto interesse e molte domande. Il taglio originale del volume consiste nell’occuparsi degli obiettori di coscienza, delle crocerossine, dei cappellani militari: insomma di tutta la microstoria che però si inserisce a pieno titolo nella Grande Storia. Vengono esaminati documenti, fornite cifre e percentuali, ricordati e ricostruiti minuziosamente episodi accaduti in quegli anni.
L’ autore affronta anche le ragioni della memoria storica, dai cippi, alle lapidi, alle cerimonie per il Milite Ignoto, alla istituzione dei parchi della rimembranza o dei sacrari. L’ autore che ha già al suo attivo 10 libri e numerosi saggi, ha ricevuto nel 2017 il Premio Città di Castello per la Saggistica, proprio con questo libro. È da una posizione pacifista e di obiettore di coscienza che l’ autore guarda la Inutile strage e ne ripercorre tempi e modalità dando spazio a una analisi scrupolosa. Inoltre il libro è fornito di una ampia bibliografia e di un ricco apparato di note.
Godibilissimo, nel suo stile comunicativo e divulgativo, chiaro e limpido, ci restituisce in pieno il clima storico di quegli anni, determinanti per la storia del mondo e di tante vittime innocenti “falciate come spighe”, cadute sui campi di battaglia e lì restate a volte anche senza un nome e un cognome, grazie anche alle imperizie tattiche o strategiche dei Generali a cui invece sono state intitolate vie.