Varese Società Civilenasce come gruppo di singoli cittadini di Varese e provincia, preoccupati della violenza ideologica e razzista espressa da alcune attuali figure istituzionali. Questo sentire ci accomuna e ci ha spinti a unirci per riprendere la parola e dire con chiarezza che esistono, anche in Italia, anche a Varese, persone che hanno memoria e si indignano per la pericolosa deriva attuale.

Tutti noi di Varese Società Civile vediamo come ruoli istituzionali di primo piano -invece di essere serviti e rispettati- vengano occupati e utilizzati per fini personali per propagandare o imporre volontà di parte, quando non per puro personalismo. E, ancora peggio, per istigare all’odio razziale.

Al di fuori di qualunque movimento o partito o associazione (benché alcuni degli aderenti siano attivi in vari e diversi ambiti da anni), abbiamo avvertito l’urgenza di esprimere un netto rifiuto verso una comunicazione istituzionale violenta e generatrice di violenza e di chiedere il pieno rispetto delle regole civili basilari, prima di tutto da parte delle istituzioni.

Come primo gesto per darci esistenza abbiamo quindi redatto una lettera alle alte cariche dello Stato, che attraverso il solo passaparola ha raccolto in qualche settimana l’adesione di 316 persone di Varese e provincia (o legate a Varese). Abbiamo infatti voluto rintracciare il dissenso diffuso nel nostro territorio prima di aprire la sottoscrizione a tutti coloro che condividono le nostre parole.

La lettera raccomandata, inviata il 24 settembre 2018, ha raggiunto i destinatari qualche giorno fa: a questo punto intendiamo, rendendola pubblica, cercare il sostegno di altri cittadini, istituzioni locali, gruppi e associazioni, anche al di fuori della nostra provincia.

Lo scopo per noi, da qui in poi, è di cercare e attuare pratiche che promuovano modelli inclusivi di convivenza, di fruizione della città e dei suoi spazi pubblici, come gruppo non organizzato, ma anche a fianco e con l’ausilio di associazioni esistenti, equipaggiate di esperienza.

Di pari passo vogliamo agire sulle narrazioni e sui linguaggi, che oggi sono deliberatamente piegati da certa politica agli obiettivi di una parte che detta l’agenda dei provvedimenti schiacciandola su proclami o false emergenze.

Come cittadini abbiamo voce e argomenti per motivare il nostro dissenso verso un linguaggio che dall’alto provoca ricadute capillari di odio e violenza nella quotidianità delle nostre vite concrete. Sentiamo il bisogno di restare sensibili, rilevando e annotando la mistificazione, la malafede, la semplificazione ogni qualvolta l’eco di certe dichiarazioni ferisca – e non solo metaforicamente – persone reali, insinui una divisione nel tessuto sociale, distorca il principio di solidarietà, proponendo scorciatoie invece di ponderare soluzioni, fornendo alibi all’impulso aggressivo e togliendo respiro alla riflessione.

Per raccogliere suggerimenti e proposte, abbiamo aperto una pagina Facebook:

https://www.facebook.com/varesesocietacivile/

Per chi è fisicamente vicino, l’invito è a intervenire alle nostre riunioni, agli incontri e agli eventi che organizzeremo con la collaborazione di tutti i partecipanti.

Per firmare la lettera aperta, su Change.org, il link da seguire è questo:

https://www.change.org/p/sergio-mattarella-la-societ%C3%A0-civile-italiana-vuole-una-politica-capace-dirispetto

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