Proprio nella Giornata Internazionale della Nonviolenza, istituita dall’ONU nell’anniversario della nascita di Gandhi, la criminalizzazione della solidarietà ha fatto un nuovo, vergognoso passo avanti con l’arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La reazione alla notizia non si è fatta attendere e fin dal primo mattino sono fioccati comunicati e prese di posizione, tutti con un elemento comune: l’indignazione per una persecuzione politica (difficile non pensare alle sprezzanti sparate di Salvini contro Mimmo Lucano) e giudiziaria, che denigra un’esperienza di accoglienza e integrazione ormai famosa e ammirata nel mondo e arriva ad arrestarne il promotore e insieme la solidarietà verso Riace e tutto ciò che rappresenta e la ribellione alla logica disumana che sta dilagando nel paese.
Tante, appunto, le dichiarazioni di denuncia e solidarietà, dal Naga alla Rete dei Comuni Solidali, dalla Rete Nessuna Persona è illegale alla Fiom, da Amnesty International al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, dall’Osservatorio Solidarietà a Potere al Popolo, da Anpi-Arci-Cgil-Articolo21 a Rete della pace e Libera, da Lorenzo Marsili di Diem25 all’europarlamentare di Possibile Elly Schlein e a Rifondazione Comunista. Si schierano anche Beppe Fiorello, che ha interpretato Mimmo Lucano nella fiction bloccata dalla Rai e Roberto Saviano. Messaggi di appoggio arrivano anche dall’estero, con la sindaca di Madrid Manuela Carmena a quella di Barcellona Ada Colau.
E con ogni probabilità la lista è destinata ad allungarsi…
Milano, Roma e Bolzano rispondono oggi stesso con presidi. Altri si aggiungeranno nei prossimi giorni, fino alla manifestazione prevista a Riace sabato 6 ottobre.