Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha revocato gli arresti domiciliari nei confronti di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, sospeso dall’incarico a seguito di una inchiesta della Procura di Locri per presunti illeciti nella gestione dei migranti e nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. A Lucano è stato comunque imposto il divieto di dimora nel territorio del Comune di Riace.
“Un po’ sono contento perché è come sentire di nuovo la libertà, ma non posso non essere amareggiato – ha commentato Lucano. “Cosa sono, un criminale? La mia paura è che tutto questo sia diventato un fatto politico, che adesso ci sia l’obbligo di stritolarmi. Cosa ho fatto di male per non stare nel mio paese dopo che ci ho messo l’anima?” ha concluso amareggiato.
Le manifestazioni di solidarietà nei confronti di Mimmo Lucano e del modello di accoglienza rappresentato da Riace intanto si susseguono. Il 16 ottobre oltre seicento persone hanno protestato a Reggio Calabria con un sit-in a cui hanno partecipato esponenti della società civile, sindacati e partiti politici e oggi è previsto un presidio a Taranto.