WILPF Italia aveva espresso lo scorso anno solidarietà al Sindaco DOMENICO LUCANO per la coraggiosa azione di accoglienza e integrazione messa in atto nella sua piccola comunità a favore di uomini, donne, bambini in fuga dalla terra africana.
Quanto quella terra sia inospitale, invivibile, lo hanno testimoniato anche le donne della nostra Associazione reduci dal Congresso Internazionale svoltosi quest’anno in Ghana.
Una terra che l’ingordigia dell’occidente ha depredato e reso vittima di guerre.
Il sindaco di Riace è stato accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Noi ci domandiamo se è possibile emarginare i clandestini tra gente in fuga per la propria sopravvivenza. L’accoglienza è l’altra faccia della partita di chi fugge da condizioni disumane rischiando il naufragio in cerca di una vita migliore; è la risposta umana a un diritto alla vita, soprattutto quando è possibile garantire queste condizioni migliori con un inserimento reale nella società civile.
L’arresto del sindaco di Riace è un insulto a tutto ciò.
Anziché preoccuparsi che in tutta l’UE si affermino situazioni concrete sull’esempio di Riace ( e di non pochi altri Comuni del nostro paese) e vengano controllate le effettive destinazioni dei fondi della Cooperazione per migliorare le condizioni di vita negli Stati africani, l’attuale Governo ha scelto la strada di procurarsi i voti aizzando gli istinti più razzisti e colpendo chi si è esposto con un esempio positivo a invertirne la marea dilagante.
WILPF Italia esprime solidarietà al modello RIACE e auspica che le accuse mosse al sindaco dimostrino la loro infondatezza facendo sì che prevalga il suo coraggio umanitario e anticonformista, anche se per metterlo efficacemente in pratica si può essere arrivati al limite di una legge, in questo caso contraria ai principi costituzionali.