di Zoe Sullivan1,
Public Banking Institute, 04/10/2018
Dieci anni dopo l’ultima crisi finanziaria alcuni sostengono che non abbiamo imparato nulla, ma il fermento che attraversa tutti gli USA per istituire banche pubbliche dimostra che alcuni hanno preso a cuore la lezione.
Ispirato dalla secolare banca pubblica del Nord Dakota, Oakland si sta unendo ai suoi vicini – Richmond, Berkeley, Alameda County – per esplorare come potrebbero costituire una banca pubblica regionale, ovvero una banca che sarà di proprietà dei quattro enti governativi locali , che servirebbe il pubblico in un modo che molti ritengono le banche private non abbiano fatto.
Nel frattempo, a livello statale, la California ha una coalizione di città interessate a istituire banche etiche di proprietà di enti governativi, responsabili a livello locale, note come banche pubbliche. Ora, Oakland si unisce a San Francisco, Los Angeles, Seattle, Portland, Filadelfia e New York City insieme al New Jersey e al Michigan nella ricerca di istituzioni finanziarie socialmente responsabili e di proprietà del governo in grado di soddisfare la loro missione pubblica.
“Le varie questioni relative ai problemi bancari nelle nostre comunità sono interrelate”, dice Rebecca Kaplan, membro del Consiglio Comunale di Oakland. “Parte del motivo per cui abbiamo bisogno di una banca pubblica deriva dal nostro lavoro sulla discriminazione bancaria”.
Prima di essere eletta in carica, Kaplan lavorava nell’ufficio del procuratore municipale su questioni di prestito usuraio.
“Alla gente veniva detto che avrebbero pagato il due per cento di interesse, e mostravano [ai mutuatari] calcoli su quanto poco al mese avrebbero dovuto pagare”, ricorda a proposito del suo servizio all’ufficio del Procuratore. Ma quelle scartoffie nascondevano nelle note a piè di pagina come quel tasso sarebbe aumentato drammaticamente nel tempo, dice, “E questo è stato fatto a migliaia di persone a Oakland – in modo sproporzionato, a persone che non parlavano inglese, a cui furono forniti documenti in inglese da firmare, comprese vedove prese di mira nel loro momento di vulnerabilità”.
Lo scandalo dei conti falsi della Wells Fargo è stato un altro duro colpo per la credibilità del settore bancario. Gli Amici della Banca Pubblica di Oakland sottolineano che uno degli obiettivi principali del progetto è quello di disinvestire da Wall Street, dato il suo sostegno all’industria dei combustibili fossili.
La Federal Reserve Bank di St. Louis stima che circa 458 miliardi di dollari di depositi provengano da governi statali e locali. I sistemi pensionistici statali e locali, nel frattempo, rappresentano quasi 4.000 miliardi di dollari di investimenti. Ciò significa che le banche pubbliche che detengono tali attività hanno un peso finanziario sostanziale, sebbene tali dati siano solo una frazione dei 12.000 miliardi complessivi in depositi, e dei 17.000 miliardi di dollari in attività, del sistema bancario.
YaVette Holts, fondatrice e direttore esecutivo della Bay Area Organization of Black-Owned Business, nota come BAOBOB, concorda sul fatto che il sostegno a una banca pubblica deriva dalla frustrazione per l’ingiustizia del sistema attuale.
“Dopo lo scandalo Ferguson le persone si sono unite per pensare a cosa potevamo fare per ritirare il nostro denaro da questo sistema e mantenerlo nelle nostre comunità”, afferma la Holts. “Quelle riunioni, dice, hanno portato alla nascita di BAOBOB”. Quando ha saputo dell’iniziativa per la banca pubblica, Holts afferma che era chiaramente una scelta naturale.
“[Una banca pubblica] creerebbe una risorsa di finanziamento accessibile ai nostri elettori per cose importanti come comprare una casa o avviare un’impresa”, dice la Holts.
“Alla luce della gentrificazione che sta avvenendo”, aggiunge, Oakland ha bisogno di “fare un passo avanti e aiutare la popolazione con qualcosa tipo una banca pubblica”.
Dopo aver esaminato e pubblicato uno studio di fattibilità su una banca pubblica, il Comitato finanziario e di gestione del Consiglio Comunale di Oakland ha votato l’11 settembre per sottoporre alla plenaria de Consiglio una propota per la creazione di una banca pubblica.
Cathy Jackson-Gent, la cui ditta Global Investment Company ha redatto lo studio di fattibilità, ha dichiarato a Next City che due delle sfide affrontate dal progetto comprendono il finanziamento per la banca pubblica e i rischi posti dall’industria locale della cannabis.
Anche se la cannabis ora è legale in California, rimane un narcotico secondo la legge federale. La Jackson-Gent spiega che lo studio di fattibilità aveva raccomandato che la banca non si occupasse dell’industria della cannabis a causa dei rischi associati a questa discrepanza tra la legge statale e quella federale.
“A livello federale, la cannabis è una sostanza illegale e quindi qualsiasi transazione associata ad essa è considerata riciclaggio di denaro a livello federale”, afferma la Jackson-Gent.
L’Associazione Californiana dei Coltivatori di Cannabis e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti non hanno risposto alle richieste di intervista per questo articolo. Neppure Harbourside, un grande distributore di marijuana con sede a Oakland.
Per minimizzare i rischi associati all’apertura di conti bancari per l’industria della cannabis, un approccio che la Jackson-Gent descrive sarebbe quello di creare due diverse banche: una focalizzata sui servizi di deposito e l’altra una “banca infrastrutturale” noleggiata dallo stato che servirebbe esclusivamente l’industria della cannabis.
Mentre la cannabis porta alcune questioni spinose al tavolo, il finanziamento della banca pubblica è un altro problema critico da affrontare. Paul Pryde, ex consulente capo dell’Amministrazione commerciale internazionale degli Stati Uniti sulle garanzie di prestito, è ora membro di Friends of the Public Bank di Oakland.
“Devi trovare modi per farlo senza estendere il budget di Oakland”, dice Pryde, spiegando come la banca pubblica non può diventare un elemento di bilancio concorrente con i servizi cittadini esistenti.
“Un modo per farlo è ottenere capitali da altre organizzazioni statali o locali che abbiano interessi allineati con i propri”, dice Pryde. Indica l’Air Resources Board della California, che ha un reddito annuo di circa $ 1,5 miliardi da aste cap e trade.
Pryde spiega anche come l’iniziale afflusso di capitali da parte dei proprietari del governo locale debba essere solo una frazione della piena capacità della banca pubblica di prestare e investire nelle comunità.
“Secondo le attuali regole bancarie, per ogni 10 dollari in [prestiti e altri investimenti], deve avere un dollaro in capitale [dai suoi proprietari]”, spiega Pryde. “Se metti un dollaro nella banca pubblica, può fare un finanziamento di dieci dollari per le energie rinnovabili e altri progetti”.
Questo non è stato approvato dalle autorità di regolamentazione “, avverte Pryde. “Ma sono idee che penso valga la pena esplorare soprattutto perché devono potenzialmente portare grandi quantità di denaro senza estendere i budget locali.”
NOTA DELL’EDITORE: La versione originale di questo articolo descriveva erroneamente i servizi forniti dalla banca pubblica proposta in Oakland. Abbiamo corretto l’errore.
1Zoe Sullivan è una giornalista multimediale e artista visiva con esperienza su golfo della costa pacifica, Argentina, Brasile e Kenya. Il suo lavoro radiofonico è apparso su emittenti come BBC, Marketplace, Radio France International, Free Speech Radio News e DW. I suoi articoli sono apparsi su testate come The Guardian, Al Jazeera America e The Crisis.
Traduzione dall’inglese di Leopoldo Salmaso