Questa mattina si è svolto al Teatro Politeama di Palermo uno spettacolo organizzato da Mediterranea Saving Humans per finanziare la propria missione di salvataggio di vite umane nel Mediterraneo centrale grazie alla nave Mare Jonio.

Numerosi artisti si sono esibiti, contribuendo ognuno a dare vita ad un’importante evento di resistenza umana prima ancora che politica.

Canti, poesie, fotografie, testi, riflessioni si sono alternati per far riflettere e sensibilizzare sul tema migratorio e sull’importanza del coinvolgimento personale della società civile in questa lotta.

In quel vuoto lasciato dalla politica nazionale ed internazionale sulla questione delle persone in movimento la società civile si dimostra migliore dei feticci su cui si immolano le speranze di cambiamento di una politica sempre più inumana.

Una società civile che è sempre più unita attraverso battaglie eterogenee, che difficilmente riescono a sintetizzarsi in una visione comune, un progetto, una narrazione, che non trovano ancora sufficientemente spazio nella proposta politica portata alla luce dai media tradizionali.

Si tratta di una parte della popolazione fatta di carne ed ossa che si impegna quotidianamente nel territorio della città “tuttoporto”, quest’anno Capitale della Cultura, e nel resto d’Italia, per trovare delle soluzioni che seguano logiche diverse dai criminalizzanti “pacchetti sicurezza”.

Nel presentismo cui ci costringe il mondo dell’informazione e nella banalizzazione di qualsiasi tragedia umana si celebra il sonno delle nostre coscienze, solo una parte della cultura si fa portavoce di riportare al centro delle nostre vite la realtà e l’empatia. L’arte assolve così alla funzione politica di preservare le coscienze dalla loro disintegrazione.

Per contribuire:
https://mediterranearescue.org/dona/