Tutto pronto perché Madrid accolga il “Forum globale sulla violenza urbana e l’educazione alla coesistenza e alla pace”.
«Le città – spiegano gli organizzatori – sono lo spazio principale per l’interazione tra persone, collettivi, imprese, idee e valori. Ma sono anche spazi che generano disuguaglianze e proliferazione di diversi tipi di violenza. Le città e gli enti locali hanno il dovere, la responsabilità, di lavorare per la pace, contro la violenza come mezzo di risoluzione dei conflitti e di lavorare per l’educazione la pace come strumento di convivenza e benessere futuro. Occorre, quindi, rendere le città inclusive, sicure e sostenibili».
Lunedì 5 novembre, alle 16:30, il centro culturale Matadero accoglierà i leader locali, alle organizzazioni e le reti internazionali, alla società civile per aprire un processo congiunto di dibattito, riflessione e costruzione di soluzioni che promuovano ambienti urbani in grado di fermare le espressioni di violenza.
Alla cerimonia di apertura, assieme a numerosi membri di organizzazioni sociali, interverranno il sindaco di Madrid, Manuela Carmena, il Vice Primo Ministro della Spagna, Carmen Calvo, e il premio Nobel per la pace 2015, Wided Bouchamaoui. Tra gli ospiti, anche Ada Colau, sindaco di Barcellona, Gabriela Firea, sindaco di Bucarest.
Per le organizzazioni sociali, tra gli altri, Federico Mayor Zaragoza rappresenterà la Fundación para una Cultura de Paz, Patrick Keuleers l’UNDP, il programma dell Nazioni Unite per lo sviluppo, Mpho Franklyn Parks Tau l’UCLG, l’associazione mondiale che difende gli interessi dei governi locali e regionali, José Graziano da Silva, direttore generale della FAO e il sindaco di Vigo Abel Caballero che rappresenterà la FEMP, la federazioni dei comuni spagnoli.
Tra le diverse centinaia di partecipanti, provenienti da tutti i continenti, l’Italia non è rappresentata da alcun sindaco ma esclusivamente dalla scrittrice ed attivista Patrizia Fiocchetti che parteciperà al dibattito su “Violencia por radicalización, extremismos y terrorismo internacional”.
I lavori del Forum, che si concluderanno giovedì otto, si articoleranno in dodici dibattiti su temi quali la violenza nello sport, l’aporofobia e l’esclusione sociale, la violenza contro le donne, il terrorismo internazionale, la violenza contro i bambini, la violenza da razzismo e xenofobia, la fobia verso gli LGTBI, la difficoltà di accesso alla casa, la corruzione e il dialogo interreligioso contro la violenza.
Con questa iniziativa, giunta alla seconda edizione, la città di Madrid vuole associare il proprio nome al marchio “capitale della pace”.
Pressenza Italia sarà presente all’evento e proverà a raccontarlo.