È iniziata ieri la Settimana internazionale per il Disarmo, un momento scelto fin dal 1978 delle Nazioni Unite (e che prende avvio proprio nell’Anniversario della fondazione dell’ONU) per riflettere sulla necessità di una forte ed efficace riduzione di eserciti ed armamenti nel mondo.
Un appuntamento che anche la Rete italiana per il Disarmo vuole rilanciare sottolineando le iniziative già in corso su vari temi per promuovere azioni e politiche di disarmo. Dal controllo dell’export di armamenti, alla riduzione della spesa militare, alla promozione di una difesa civile non armata e nonviolenta, al contrasto alle armi di distruzione di massa in particolare con la messa al bando delle testate nucleari, allo stop anche preventivo verso i sistemi d’arma della guerra moderna come droni o “killer robots”. Sono tutte campagne che la nostra Rete conduce e porta avanti, anche con partner internazionali, quotidianamente e per le quali chiediamo il massimo sostegno possibile a tutti italiani e le italiane.
Quest’anno è poi importante ricordare anche la proposta di un’Agenda politica per il Disarmo dal titolo “Proteggere il nostro futuro” avanzata nel maggio 2018 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. È davvero importante e significativo che sia stata per la prima volta costruita un’agenda politica internazionale basata proprio sul disarmo. Tutto il sostegno della RID va quindi a questa iniziativa e a questa prospettiva, che si basa sui pilastri del “Disarmo per salvare l’Umanità, “Disarmo per salvare vite”, “Disarmo per le generazioni future”.
La Rete italiana per il Disarmo e tutte le organizzazioni che la compongono fanno dunque appello alle forze politiche italiane affinché includano nelle proprie attività quotidiane e nella propria piattaforma di proposte i suggerimenti dell’Agenda per il Disarmo, ricordando inoltre lo stretto legame con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.