Le nostre azioni sono il nostro futuro. Il tema di quest’anno della celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione non poteva esprimere meglio il significato e l’urgenza della necessità di affrontare la crescente diffusione della povertà e della fame nel mondo.
Noi della Philippine Misereor Partnership Inc. (PMPI) una rete di organizzazioni della società civile, gruppi di difesa dei diritti, istituzioni basate sulla pace e sulla fede, speriamo che la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2018 ne manifesti l’essenza stessa, in particolare per cambiare la vita dei filippini che vivono in condizioni di estrema povertà e soffrono la fame.
Il nostro è un paese agricolo e per quanto ironico, le persone che ci forniscono cibo, i nostri agricoltori e pescatori sono tra i più poveri tra i poveri secondo l’autorità statistica filippina (PSA). I dati del PSA mostrano che questi settori hanno la più alta incidenza di povertà del 2015, rispettivamente al 34,3 e al 34.
L’indagine condotta da Social Weather Stations (SWS) dal 15 al 23 settembre 2018 ha rivelato che il 13,3% delle famiglie (3,1 milioni di famiglie, secondo le stime, ha sofferto di fame forzata almeno una volta negli ultimi tre mesi. Mentre nel 2017, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, 821 milioni di persone. ossia una su nove della popolazione mondiale hanno dovuto affrontare la carenza di cibo.
Questi numeri sono allarmanti e giustificano azioni urgenti e strategiche. Tuttavia, il nostro governo mette da parte la questione o la affronta in modo sprezzante.
Nelle Filippine i contadini hanno dovuto lottare per conservare i loro mezzi di sussistenza a causa dei debiti che non possono ripagare per le sementi e i prodotti chimici di proprietà delle aziende. Questo va ad aggiungersi alle preoccupazioni sull’impatto del cambiamento climatico sull’agricoltura, l’introduzione di organismi geneticamente modificati (OGM) che minacciano l’ecosistema stesso, la mancanza di nuovi agricoltori e quindi la sicurezza alimentare. Allo stesso modo, l’entrata in vigore del Tax Reform for Acceleration and Inclusion Act (TRAIN) aggrava le condizioni di vita delle persone, specialmente di quelle che vivono al di sotto della soglia di povertà.
Vivere una vita dignitosa significa avere accesso al cibo e soddisfare gli altri bisogni primari come avere un riparo e dei vestiti. Purtroppo non tutti godono di questa opportunità; alcuni poveri lottano per sopravvivere, raccogliendo e mangiando avanzi. Lo spreco di cibo prodotto a livello globale è così sconvolgente che ogni anno 1,6 miliardi di tonnellate di cibo – un terzo della quantità totale di cibo prodotto a livello globale – per un valore di circa 1,2 trilioni di dollari, vengono persi o vanno sprecati,.
Durante la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, sottolineiamo la nostra grave preoccupazione per la comparsa degli OGM. PMPI si oppone con forza agli esperimenti sul campo previsti per il riso dorato a Muñoz, Nueva Ecija e San Mateo, Isabela. La varietà di riso dorato rappresenta una minaccia per l’ambiente, la salute pubblica e i mezzi di sussistenza degli agricoltori. È solo un altro piano delle multinazionali agrochimiche per controllare il settore dell’alimentazione e dell’agricoltura, che in seguito renderebbe gli agricoltori dipendenti dalle loro sementi brevettate e geneticamente modificate e da costosi prodotti chimici.
Vogliamo anche sottolineare la minaccia alla sicurezza alimentare rappresentata dalle attività minerarie distruttive su larga scala. Di seguito sono riportate alcune delle esperienze di Sites-Of-Struggle (SOS). Le comunità del PMPI, tra l’altro, sono anche aree di produzione alimentare, in particolare:
1. Il fiume Boac, che era una fonte di sostentamento e di divertimento per molti abitanti dell’isola di Marinduque, venne rovinato dalla Marcopper Mining Corporation, quando il bacino di scarico della miniera – un tempo una miniera a cielo aperto con un tunnel per portare acqua che veniva usato come bacino di scarico – lentamente cedette alla pressione di fuoriuscite velenose. Il 24 marzo 1996 la miniera Marcopper si riversò nel fiume, uccidendo i pesci e causandone la morte biologica. Le comunità colpite, guidate dal Marinduque Council for Environmental Concerns (MACEC), devono ancora ricevere giustizia e un equo risarcimento per i danni all’ambiente e alla salute causati dalla fuoriuscita.
2. Nell’ottobre del 2005 il progetto minerario Lafeyatte Philippines Inc. ha causato nell’isola di Rapu-rapu, nella provincia di Albay, due incidenti di fuoriuscita di cianuro che hanno ucciso enormi quantità di pesce intorno alle zone costiere di Sorsogon e Albay, danneggiando il lavoro dei pescatori artigianali su piccola scala. Fino ad oggi l’isola non ha ancora mostrato segni di ripresa, dato che la miniera a cielo aperto è rimasta tale. Il progetto era la prima operazione mineraria consentita dalla legge mineraria del 1995 e concepita come un modello di estrazione sostenibile e responsabile (Rappler, marzo 2018).
3. Le popolazioni indigene di Kibungan, Benguet – impegnate nell’orticoltura e tra i principali fornitori di ortaggi dell’aria metropolitana di Manila – hanno dovuto affrontare in passato le minacce provenienti dall’industria mineraria. Il Mines and Geosciences Bureau del Department of Environment and Natural Resources ha permesso un progetto di esplorazione mineraria in un’area senza un adeguato consenso previo e informato, se si considera che Kibungan è un dominio ancestrale certificato.
4. Potenzialmente tra le più grandi miniere di rame e oro a cielo aperto del mondo, il progetto minerario di Tampakan ha un sito minerario di circa 10.000 ettari e interesserà lo spartiacque di Marbel – una fonte d’acqua per i terreni agricoli di Koronadal City e Tantangan per Cotabato Sud, ma anche per le comunità agricole di Maguindanao, Sultan Kudarat e Cotabato Nord, e la pesca del lago Buluan, Rio Grande de Mindanao fino al Golfo Moro. Inoltre il permesso minerario (chiamato FTAA/accordo finanziario o di assistenza tecnica) copre in gran parte il dominio ancestrale dei B’laan, le cui vite sono minacciate e la cui cultura distrutta. L’impatto ambientale previsto secondo BankTrack interesserà 935 ettari, compresa la vecchia foresta pluviale e produrrà rocce di scarto di 2,6 miliardi di tonnellate di 300 metri di altezza su un’area di copertura di 500 ettari.
Se speriamo di porre fine alla crisi globale della fame e miriamo a #zerohunger entro il 2030, l’azione del governo per proteggere l’ecosistema che ci fornisce cibo, dare sostegno agli agricoltori e sostenere la produzione è urgentemente necessaria. Inoltre le persone sono invitate a un drastico cambiamento di stile di vita, affinché valga davvero la pena di celebrare la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Traduzione dall’inglese di Annalaura Erroi