Martedì 30 ottobre 2018 alle 20
Incontro in Sala Alessi
Palazzo Marino, piazza Scala 2, Milano

Organizzato da Milano in Comune e Costituzionebenicomuni

Con:

Mimmo Lucano, sindaco di Riace
Piero Basso, CostituzioneBeniComuni
Duccio Facchini, giornalista di Altreconomia
Alberto Guariso, legale di “Uguali doveri”, ASGI
Mariela Heredia Fernandez, coordinamento “Uguali doveri”, Lodi
Corrado Mandreoli, segreteria Camera del Lavoro di Milano
Alice Molinari, coordinamento “Uguali doveri”, Lodi
Moni Ovadia, attore e scrittore
Basilio Rizzo, consigliere comunale, “Milano in Comune”
Gianpaolo Rosso, presidente ARCI Como, Como senza frontiere
Michela Sfondrini, coordinamento “Uguali doveri”, Lodi
Antonio Trebeschi, sindaco di Collebeato, coordinamento provinciale SPRAR BS

Aderiscono: Associazione Punto Rosso, Adesso Basta, PRC Federazione di Milano, Cma Comitato Milanese
Acquapubblica, Casa delle donne, Noi siamo chiesa, Sisda, Associazione Non uno di meno, Ass. ADL (Zavidovic)
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Da Riace a Lodi: il nostro può essere il paese della solidarietà e dei diritti.

Assistiamo a politiche, razziste e xenofobe, che, incontrando purtroppo ampio consenso, degradano, umiliano e spaccano la società. A Riace, un sindaco, Mimmo Lucano, ha fatto nascere dal nulla uno straordinario esperimento di integrazione e convivenza di migranti e di cittadini. Un paese è rinato, è vivo di amicizie.

Il ministro Salvini è nemico di questo progetto. Noi , di questo sindaco , siamo invece orgogliosi. Noi siamo dalla parte di quelle numerose realtà che , in varie parti d’ Italia, sono impegnate in creativi progetti di accoglienza e integrazione.

A Lodi un sindaco discrimina i figli di migranti, negando loro la riduzione dei costi per il servizio di mensa e dello scuolabus. Un atto che non poteva essere tollerato.

E così è stato : le mamme si sono autorganizzate per affermare che:” il mio diritto è anche il tuo diritto . E abbiamo eguali doveri.”

Luigi Ferrajoli ci insegna che “l’universalismo dei diritti è il principio costitutivo delle forme e della sostanza della democrazia.”

Hanno praticato l’obiettivo lanciando una sottoscrizione e la catena della solidarietà, che ha coinvolto tutta l’Italia, ha raccolto 145 mila euro.

Riace e Lodi segnano il confine tra due modelli di società. La nostra è quella dei sentimenti che generano passione civile, senso di fratellanza e legami sociali. L’altra, la loro, è quella dei sentimenti rancorosi, della paura, della diffidenza e dell’ostilità.

Ad un Sindaco democraticamente eletto è vietato dimorare nella sua città, allontanato da ciò che ha dato senso alla sua vita. La sua colpa? Ha applicato la Costituzione che all’art. 3 recita “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di… razza….”.

Non sempre diritto e giustizia procedono affiancate: l’esilio di Lucano lo sentiamo ingiusto.

Quando le leggi sono ingiuste o sono gestite in modo capzioso o contro i valori costituzionali, è legittima anche la disobbedienza civile, come è avvenuto nella storia del nostro paese e del mondo.

A Lodi il reciproco rispetto, il valore dell’eguaglianza e della dignità della persona, il concreto sostegno economico è emblematico, ha inciso sulle coscienze ed è parte della storia della nostra civiltà. I drammi dell’ immigrazione sono il banco di prova del nostro essere umanità. Abbiamo buoni esempi.

Ricordiamo che per accedere alla Sala Alessi occorre consegnare un documento d’identità alla reception per ottenere il cartellino d’ingresso, quindi è meglio arrivare per tempo.