E’ partita nei giorni scorsi la nave battezzata “Mediterranea”, la prima missione in acque internazionali completamente organizzata in Italia da una rete di realtà della società civile con l’obiettivo di svolgere attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che vede quotidianamente donne, uomini e bambini rischiare la propria vita, attraversando il Mediterraneo centrale, dell’assenza di soccorsi, del silenzio e della complice indifferenza del governo italiano e dell’Europa.
La nave, che batte bandiera italiana, ha un equipaggio di undici persone ed è attrezzata, nel caso di necessità, anche per operazioni di salvataggio. Si tratta di “un’azione non governativa”, non di una ong. Il progetto quindi è aperto, “un ponte dal mare alla terra” e una “piattaforma di realtà della società civile”.
Anche la ong CIAI, Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, ha aderito al progetto Mediterranea, di cui condivide gli obiettivi.
“Ci prendiamo cura da cinquant’anni dei bambini più vulnerabili, dei bambini soli. Sappiamo quanti bambini e ragazzi, spesso soli, cercano di raggiungere un porto sicuro, dopo essere scappati da situazioni di estrema povertà, violenza, guerra, maltrattamenti. E sappiamo purtroppo che in questi ultimi tempi moltissimi di loro muoiono nel Mediterraneo, nell’indifferenza generale e senza la possibilità che questo possa essere testimoniato. Per questo abbiamo deciso di sostenere Mediterranea, perché crediamo che la difesa dei diritti di tutte le persone, soprattutto le più vulnerabili, sia un impegno da testimoniare ogni giorno e in ogni luogo, oggi più che mai”, ha dichiarato Paola Crestani, presidente di CIAI:
Alessandra Sciurba, responsabile della sede CIAI Palermo, è intervenuta alla conferenza stampa di presentazione di Mediterranea, come una delle portavoce della rete: “Sarà anche un’azione di disobbedienza morale, perché disobbediremo sempre a questo clima di xenofobia e nazionalismo identitario che gioca la retorica della guerra tra poveri come collante sociale”.
Per saperne di più e sostenere Mediterranea: https://mediterranearescue.org/