Guerra ai poveri e a chi li difende: è questo il messaggio che viene lanciato da Villa Gordiani. Lo sfratto ancora in corso di una donna pensionata di 70 anni, in regola con gli affitti al Comune, in una evidente oltre che certificata condizione di difficoltà economica, e poi anche l’azione repressiva contro gli attivisti intervenuti per difendere un diritto sacrosanto.
Quattro finora i fermi effettuati, di cui due arresti e tra questi certamente alcuni attivisti dell’Asia-Usb. Particolarmente impegnate nell’azione repressiva alcune pattuglie di vigili urbani, con tanto di uso di spray urticante. La celere ha dato man forte effettuando alcuni fermi. Ora è in corso una caccia all’uomo tra le vie del quartiere per raggiungere gli altri partecipanti al picchetto.
C’è una evidente complicità di tutti gli attori in questa vergognosa azione contro la povera gente: il Comune che spinge ad effettuare sfratti e sgomberi contro gente in grave difficoltà economica e il Ministero degli Interni che soffia sul fuoco, con il decreto Salvini che dà il via a nuove e più violente azioni contro la povera gente.
Bisogna fermare questo stillicidio e invertire la rotta: allargamento del patrimonio delle case popolari e sanatoria per tutti gli aventi diritto. L’Asia-Usb chiede l’immediato rilascio di tutti i fermati e chiama alla mobilitazione per fermare questa guerra, a cominciare dal 4 ottobre, giornata nazionale per il diritto alla casa e appuntamento sotto il Ministero delle Infrastrutture a Porta Pia. La politica resta a guardare.
Asia- Usb