Come spiegato nel sito della cooperativa, Arvaia è una comunità aperta e solidale formata da agronomi, agricoltori, volontari, tecnologi e gastronomi al servizio dell’ideale di una buona agricoltura a km 0. Un insieme di cittadini decisi a produrre il proprio cibo.
La sua storia comincia il 15 febbraio 2013, quando la cooperativa ha iniziato a coltivare circa 3 ettari ad ortaggi, una piccola parte dell’area agricola di Villa Bernaroli, alle porte di Bologna, nella zona di Casteldebole. Nel 2015 Arvaia ha vinto il bando del Comune di Bologna che assegnava in gestione l’intera area, di circa 47 ettari, con un contratto di 25 anni. Pagando l’affitto al Comune di Bologna, ha cominciato a coltivare legumi e cereali nel 2016 e all’inizio del 2017 ha impiantato il primo nucleo del futuro frutteto, che fornirà ai soci anche la frutta per circa sei mesi all’anno.
Arvaia coltiva con metodo biologico, praticando un’agricoltura senza chimica, sostenibile per la terra, ad alta intensità di lavoro e non di capitale e con un basso impatto sul territorio. Produce per mangiare ortaggi e frutta di stagione, senza imballaggi e passaggi intermedi, fornendoli direttamente ai soci che in modo diverso contribuiscono a produrli. Garantisce reddito a chi lavora e cibo sano accessibile a tutti attraverso il meccanismo solidale della comunità che sostiene l’agricoltura.
Oltre al cibo, coltiva relazioni, convivialità e partecipazione, scegliendo insieme cosa e come coltivare e fa crescere la solidarietà, mettendo in comune braccia, talenti e desideri, ciascuno secondo le proprie possibilità.