Dal 22 settembre il ministro Centinaio è lì”. Con queste parole Gian Marco Centinaio, ministro leghista delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, aveva risposto l’8 agosto all’invito a partecipare all’assemblea nazionale dell’Unione Sindacale di Base sul lavoro agricolo, sabato 22 settembre a Foggia.
Lo aveva fatto non in un colloquio privato, ma in diretta tv replicando dagli studi di Agorà Estate ad Aboubakar Soumahoro, durante il collegamento con la marcia dei berretti rossi organizzata da USB dopo l’ennesima strage di braccianti proprio in Puglia.
Venerdì scorso però la sua segreteria particolare ha inviato una cortesissima mail per comunicare che “il Signor Ministro non potrà prendere parte all’evento, a causa di impegni istituzionali precedentemente assunti e confermati”.
Certo, a Foggia il ministro avrebbe potuto dare uno sguardo da vicino a una realtà sconosciuta, come ha tenuto a ricordare non più tardi di due giorni fa: “Sono Gian Marco Centinaio, uno che non arriva dal settore dell’agricoltura ma arriva dal turismo. Ho cercato immediatamente di tirarmi su le maniche, di attorniarmi di persone che l’agricoltura la conoscessero bene e meglio di me. Quindi sono uno che ascolta tanto”.
Alla nostra assemblea nazionale avrebbe avuto moltissimo da ascoltare. Come in precedenza aveva fatto il suo collega Luigi Di Maio, che proprio a Foggia ha inaugurato il tavolo inter-istituzionale sul lavoro agricolo, accogliendo le richieste di USB.
Speriamo che il suo “impegno istituzionale” non sia quella regata enogastronomica in programma sabato e domenica prossimi al porto turistico di Rosignano.
Dovesse essere così Lei, signor ministro, in che veste istituzionale parteciperebbe: armatore, chef o assaggiatore?
Unione Sindacale di Base