Dopo la disponibilità espressa dalla sindaca di Barcellona Ada Colau e bloccata dal governo spagnolo, altri si fanno avanti per accogliere i migranti a bordo della nave Aquarius.
“Invito l’Aquarius ad avvicinarsi al nostro porto perché, qualora non li facessero sbarcare, saremmo noi stessi ad andarli a prendere in mezzo al mare, come è giusto che sia dinanzi a persone che stanno rischiando di morire perché c’è chi vuole mostrarsi forte coi deboli, solamente per puro calcolo di opportunismo politico” ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, riferendosi al rifiuto opposto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini all’approdo della nave Aquarius in Italia.
“Mentre in queste ore, fra un selfie in costume su una bella barca ‘vacanziera’ il Ministro dell’Interno mostra i muscoli da ‘bullo’ istituzionale, coperto da un governo che denota cinismo istituzionale sulla pelle dei più deboli, forse senza precedenti nella storia repubblicana e mentre la magistratura ancora cerca i circa 50 milioni che la Lega avrebbe sottratto agli italiani, 141 migranti, tra cui molte donne e molti bambini, da giorni vagano in mezzo al mare perché i porti italiani per decisione del governo sono ancora chiusi”.
De Magistris ha ribadito con forza “la nostra disponibilità ad accoglierli. In questa settimana di ferragosto, proprio quando molti governanti sono in vacanza, noi siamo pronti sempre e sarò in prima fila ad abbracciarli nel porto di Napoli.”
“Il governo guidato dalla Lega si conferma sempre più motivo di vergogna, impegnato a fare la propria politica sulla pelle di donne e bambini” gli ha fatto eco il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Mentre di fatto si istigano le marinerie a venire meno agli obblighi morali e legali di soccorso in mare, coloro che a questi obblighi non si sottraggono vengono additati e criminalizzati.
Agli amici della nave Aquarius rivolgiamo l’invito a non fermarsi e confermiamo la disponibilità di Palermo e delle sue strutture ad accogliere coloro che sono a bordo della nave. Palermo e la Sicilia non si sottraggono al proprio dovere e non tradiscono la propria storia.”
Un invito è arrivato anche dalla Francia: il direttore del porto di Sète, in Occitania, l’ex ministro socialista Jean-Claude Gayssot, si è detto pronto a far attraccare la nave Aquarius, se il governo francese darà la sua approvazione. “Abbiamo un porto, tre moli sono disponibili e possiamo accogliere questi migranti in qualsiasi momento, ma non possono venire senza l’approvazione delle autorità francesi.”