Ieri martedì 14 La Corte Suprema di Giustizia argentina ha chiesto che il Trubunale della provincia di Jujuy “dia piena ed immediata efficacia” alla precedente sentenza della Corte stessa – firmata il 5 dicembre dello scorso anno – che ha disposto la sostituzione della detenzione preventiva di Milagro Sala con gli arresti domiciliari. In questo modo, la Corte Suprema di Giustizia le ha ordinato di conformarsi alla sentenza della Corte Interamericana dei Diritti Umani del 27 novembre 2017.
Secondo il parere unanime di Ricardo Lorenzetti, Juan Carlos Maqueda, Elena Highton de Nolasco, Horacio Rosatti e Carlos Rosenkrantz, la sostituzione della pena detentiva tradizionale “deve avvenire nella suaesidenza o nel luogo di residenza abituale” o, in ogni caso, con una misura anche meno restrittiva degli arresti domiciliari.
La leader di Túpac Amaru è stata incarcerata, la settimana scorsa, nel Complesso Penitenziario Generale Federale Güemes a Salta.
La sentenza della Corte è stata emessa martedì attraverso il Centro d’informazione giudiziaria (CIG), il sito web dell’istituzione giudiziaria. Nel testo di quattro pagine, i cinque membri della più alta corte hanno ordinato che le misure necessarie per “salvaguardare la vita, l’integrità personale e la salute della sig.ra Milagro Amalia Ángela Sala” siano adottate “con urgenza”.
Inoltre, la sentenza della Corte impone alla Corte di Jujuy di riferire “le ragioni per cui la sua decisione non era nota”, datata 5 dicembre 2017, “non appena ha ordinato gli arresti domiciliari”.
I parenti di Milagro Sala accusano il giudice Pullen Llermanos di non aver mai rispettato i precetti stabiliti dalla CIDH e dalla Corte Suprema a partire dalla scelta di non mandarla agli arresti domiciliari nella sua residenza ma in quella lontana dal centro al Carmen, a 25 chilometri dal capoluogo.
Il Comitato per la Liberazione di Milagro Sala ha annullato la manifestazione prevista per domani, giovedì 16, all’Obelisco a Buenos Aires che chiedeva ciò che la Corte ha già fatto. Milagro Sala continua lo sciopero della fame nel carcere di Salta.