“Dopo due mesi di propaganda sulla pelle dei più deboli, dopo gli 850 morti di giugno e luglio, dopo aver incrinato la reputazione dell’Italia e i rapporti con molti paesi vicini, Salvini alla fine ammette quel che gli ripetiamo da mesi: il punto non è dove le persone sbarcano, perché a meno che non immagini di poter capovolgere la cartina d’Europa l’Italia sarà sempre un confine, il punto è assicurare, una volta che approdano, un’equa condivisione delle responsabilità tra tutti gli Stati UE con il ricollocamento.
Esattamente quello che farebbe la riforma del Regolamento di Dublino già approvata a larga maggioranza dal Parlamento europeo.” Lo afferma la europarlamentare di Possibile Elly Schlein, relatrice per il gruppo dei Socialisti e Democratici delle riforma del regolamento di Dublino.
Ora magari Salvini – continua Schlein – ci spiegherà anche perché non l’ha votata e la Lega non si è mai presentata una volta alle 22 riunioni di negoziato che ci hanno portato a ottenere una maggioranza storica che chiede finalmente ad ogni Paese europeo di fare la propria parte sull’accoglienza. Adesso che è al governo, convinca il suo amico Orban a sbloccare la riforma di Dublino in Consiglio. Non ci sono soluzioni che non passino dalla solidarietà europea e dal rispetto dei diritti fondamentali”.