In North Dakota, i pubblici ministeri hanno lasciato cadere tutte le gravi accuse nei confronti dell’ex candidato al Congresso dello Stato Chase Iron Eyes, che rischiava fino a sei anni di prigione per la sua partecipazione alla resistenza contro l’oleodotto Dakota Access.
“Parliamo degli arresti” aveva dichiarato Chase Iron Eyes pochi giorni dopo il suo arresto, il 1° febbraio. “Sono state arrestate più di 700 persone. Ci sono stati attacchi con i cani e idranti a temperature sottozero, mettendo a rischio in modo per negligenza o in modo intenzionale delle vite umane. Le forze dell’ordine della contea di Morton hanno mentito rispetto alle condotte criminose. Stanno succedendo un sacco di cose. Ci sono un sacco di cose di cui devono rispondere.”
Nel frattempo a St. Martin Parish, in Louisiana, gli attivisti che si oppongono alla costruzione dell’oleodotto Bayou Bridge stanno subendo una crescente repressione da parte della polizia. Lunedì un protettore dell’acqua è stata colpito con una pistola taser e arrestato, due giorni dopo che un giornalista e tre protettori dell’acqua erano stati arrestati e accusati di sconfinamento.
L’oleodotto Bayou Bridge è lungo 163 miglia e l’impresa costruttrice è la Energy Transfer Partners, la stessa del controverso oleodotto Dakota Access.