È necessario essere molto chiari di fronte alla richiesta-ricatto di Trump di aumentare la spesa militare, portandola (per capire di cosa si tratta) dai circa 70 milioni al giorno attuali verso i 100 milioni. Una vera dilapidazione, un ceffone alla miseria, alla fame e alle disuguaglianze nel mondo!
Maggiore spesa militare, maggiore acquisto e modernizzazione degli armamenti, incrementando la vendita di armi a Paesi che le utilizzano per fare guerre ad altri Paesi causando morti e maree di disperati in fuga, prosecuzione o intensificazione delle nostre missioni militari all’estero a sostegno di politiche neocoloniali di controllo di aree e risorse strategiche: tutto ciò non aumenterà affatto la nostra sicurezza, ma ci renderà sempre meno sicuri! Ci renderà sempre più obiettivi di eventuali attentati, nonché oggetto di ondate di disperati che dai loro Paesi distrutti o dispotici da qualche parte del mondo dovranno pur andare! Dato che fuggono dalle nostre guerre e dai regimi dispotici che l’Occidente agiato alimenta. Del resto, come noi italiani da più di un secolo fa abbiamo invaso le Americhe ed altri Paesi per cercare una vita migliore; o di lavoro, essendo umiliati e discriminati in Germania, o in Svizzera.
Questa politica, quella degli Stati Uniti, quella della NATO – soprattutto dopo il suo stravolgimento in Alleanza aggressiva dopo il 1990, anziché scioglierla – ci rende sempre meno sicuri! Gli Stati Uniti non hanno mai abbandonato una politica fatta di imperialismo, di imposizione, dominio e rapina di risorse in tutto il mondo. E tramite l’appartenenza alla NATO ci soggiogano a questa politica, ci condannano (consenzienti, o complici!) ad avere più di 100 basi militari statunitensi e NATO sul nostro territorio, ci trascinano nella partecipazione a guerre.
Tutto ciò è l’esatto opposto della nostra sicurezza, è una politica autolesionista per il nostro Paese e il nostro Popolo, è antitetico a quello che sarebbe il nostro interesse.
Se al contrario cominciassimo a ridurre la spesa militare, cessassimo di vendere armi in primo luogo a Paesi che le utilizzano in guerre palesemente di distruzione, adottassimo un politica internazionale di non intervento militare per nessuna ragione, sviluppassimo relazioni di coesistenza e cooperazione pacifica con tutti i Paesi, vicini e lontani, abbandonassimo logiche di sfruttamento dei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo, ci ponessimo lo scopo di diminuire le disuguaglianze e le ingiustizie, al nostro interno e sul piano internazionale: questa sarebbe la vera sicurezza!
Sparirebbero i nostri nemici, perché nessun popolo può avercela con un popolo amico e collaborativo. Non esistono popoli nemici: solo popoli che gli interessi di chi detiene il potere economico e politici sobilla contro altri popoli!
Come diceva Martin Luther King: “Abbiamo imparato a nuotare come i pesci, a volare come gli uccelli, ma non abbiamo imparato a vivere come fratelli!”. E aggiungerei, a liberarci da chi ci sfrutta!