La Repubblica Ceca rimane ferma nella sua posizione di non accettare nessuna proposta di Bruxelles su un programma per la redistribuzione dei richiedenti asilo. Il governo ceco ha rifiutato anche l’ultima proposta, che avrebbe significato l’accoglienza solo di una dozzina di migranti.

Il Presidente del Consiglio, Andrej Babis, è famoso anche come “Babiscioni”, cioè il Berlusconi ceco, essendo un famoso e ricco imprenditore che per salvaguardare i suoi interessi è sceso direttamente nella politica fondando un suo partito. Molti ironizzano su di lui anche perché non è ceco ma slovacco e quindi è un immigrato. Babis, irremovibile nella sua posizione, ha dichiarato comunque di essere disposto a incontrare Conte per discutere del tema.

Contro la politica sorda e fredda del governo si solleva in Repubblica Ceca la protesta della società civile. Di seguito una lettera aperta scritta tra il serio e il faceto e inviata al Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte dal movimento “Vivere Brno”.

Gentile Presidente del Consiglio,

Lei dice di voler discutere con il nostro Primo Ministro Andrej Babiš sul fatto che in Europa siamo tutti su una stessa barca e che, oltre ai benefici, dovremmo anche condividere la gestione delle ondate migratorie.

Per favore sia paziente con il nostro Primo Ministro: è un immigrato di prima generazione e, come Lei senz’altro sa, un uomo che si trova in un nuovo ambiente spesso ha la sensazione di essere di fronte a un oscuro pericolo. Forse per questo Andrej Babiš considera quelle poche decine di migranti che dovremmo accogliere una seria minaccia per la sua posizione – ma qui entriamo in uno psicologismo esagerato, quando in realtà c‘è una certa probabilità che si tratti solo di motivazioni populistiche.

In ogni caso vogliamo dirle che se il vostro accordo avrà successo, noi potremo sicuramente accogliere quelle poche persone a Brno.

A Brno troveranno molti amici del loro continente che già lavorano in istituti tecnologici, nel campo dell‘insegnamento oppure studiano all‘università. Lavorano in ristoranti, hanno famiglia e amici e conducono una vita del tutto normale. Abbiamo già oggi centinaia di persone provenienti dai loro paesi.

La nostra città ha anche funzionari e lavoratori nel settore no-profit che possono aiutarli a cominciare una nuova vita nella loro nuova casa. E abbiamo anche un sindaco che anche se fa parte dello stesso movimento del Primo Ministro, il movimento “ANO“ (non rida per favore, in ceco vuol dire “SI”), non ha paura degli stranieri.

La salutiamo calorosamente e quando verrà a Brno, ce lo faccia sapere! Le mostreremo la prigione dove ha trascorso gli indimenticabili otto anni della sua vita Silvio Pellico. E se lo riterrà opportuno saremo felici di venire personalmente in Italia per imparare dalla vostra esperienza nell‘integrazione dei rifugiati e far conoscere qui la vostra situazione in questo campo.

Cordiali saluti

Barbora Antonová, presidente del movimento “Žít Brno“ (Vivere Brno), traduttrice e insegnante
Martin Freund, Vice presidente del movimento “Žít Brno“ (Vivere Brno), Presidente del Comitato per le minoranze nazionali del consiglio comunale di Brno, rappresentante per l’integrazione sociale
Matthew Hollan, Vice sindaco per gli affari sociali e culturali
Žít Brno“ (Vivere Brno)
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Organizzazioni che rappresentano più di 12.000 cittadini della Repubblica ceca e non sono d’accordo con il rifiuto del governo di accogliere persone bisognose. Queste organizzazioni e iniziative sociali appoggiano l‘attività del movimento “Žít Brno“ (Vivere Brno) e aderiscono alla dichiarazione a favore dell‘accoglienza di alcune dozzine di migranti:
Jaroslav Miko per l’iniziativa “Češi pomáhají“ (I Cechi aiutano)
Milan Votypek per l’iniziativa “Pomáháme lidem na útěku“ (Aiutiamo le persone in fuga)
Jana Plavec per l’iniziativa “Společně to dáme“ (Insieme ce la faremo)
JUDr Martin Rozumek per “Organizace pro pomoc uprchlíkům“ (Organizzazione per assistenza ai rifugiati)
Magdalena Pospíchalová per l’iniziativa “Hlavák“