E’ l’Italia dell’umanità quella che ieri ha risposto con determinazione e con sentita partecipazione all’iniziativa di solidarietà lanciata da Don Luigi Ciotti e raccolta da tante altre organizzazioni.
E’ quella parte del Paese che vuole vivere in quell’”emorragia di umanità” e che con coraggio scende per strada per esprimere il proprio dissenso di fronte a chi invece la vuole arrestare e vuol fare cadere gli italiani nel baratro dell’indifferenza e dell’intolleranza.
Ma oggi non è il tempo dare spazio a quella classe politica e a quella gente che, fomentata da un’informazione spesso troppo superficiale e menzognera, vogliono distruggere i nostri sogni. No!
Oggi lo spazio deve essere interamente occupato da tutte quelle persone che hanno indossato le magliette rosse schierandosi dalla parte dei diritti e della dignità umana.
E che sia dunque il rosso il colore della speranza, quello di un concreto contrasto alle derive razziste e fasciste.
Che quel rosso, come una nuova alba, sorga per spingere il nostro popolo a illuminare il cammino di luce di umanità. Che possa accompagnare al risveglio delle menti assopite e dei cuori stanchi di ogni singola persona.
Perché il disprezzo dell’altro, quello della diversità e del rispetto sono sentimenti involutivi della persona ed escludono ogni possibilità di progresso umano.
Ripartiamo dal 7 luglio 2018, restiamo umani … e vigilanti per non concedere ulteriore spazio all’ignoranza del cuore.