La Commissione Europea sta accelerando la ratifica del trattato Jefta di liberalizzazione commerciale tra Europa e Giappone (Jefta), in vista del vertice Eu-Giappone previsto per domani a Bruxelles (la firma è prevista per l’11 luglio, ndr). Sul tavolo vuole portare il via libera a un trattato tossico e pericoloso per cui ha attivato una procedura speciale attraverso il quale i ministri dell’Unione, tra i quali il ministro italiano dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, potranno sottoscriverlo entro domani tranquillamente da casa.
NOI CHIEDIAMO AL MINISTRO DI MAIO DI NON CEDERE E DI NON FIRMARE IL TRATTATO, RISPETTANDO GLI IMPEGNI ASSUNTI IN CAMPAGNA ELETTORALE.
Da molti anni le nostre organizzazioni stanno chiedendo di fermare questi trattati che, senza adeguate valutazioni di impatto sociali e ambientali, indeboliscono la capacità dei nostri Paesi di lavorare a una buona economia che sostenga i territori e una buona occupazione”. Le nostre analisi in questa Scheda su Jefta
Il Jefta, negoziato in segreto e leggibile solo grazie al Leak di Greenpeace è particolare insidioso perché non sarà sottoposto alla ratifica dei parlamenti nazionali visto che non si occupa di investimenti, Come i suoi fratelli CETA e TTIP, però, non riconosce il principio europeo di precauzione che protegge la bostra salute, e stabilisce un dialogo riservato tra le due parti su regole e diritti cui i cittadini non possono partecipare. Il Jefta forza, inoltre, una liberalizzazione dei servizi senza garantire un’adeguata protezione ai nostri prodotti di qualità con Indicazione Geografica protetta, anzi indebolisce, con l’abbattimento dei controlli alle frontiere, la protezione del mercato europeo dalla contaminazione da Ogm di cui il Giappone è leader brevettuale.
Di Maio, dunque, ascolti i cittadini e rispetti il Contratto di Governo in cui si è impegnato a opporsi non solo a TTIP e CETA, ma anche “ai trattati di medesima ispirazione per gli aspetti che comportano un eccessivo affievolimento della tutela dei diritti dei cittadini”.
Come Campagna Stop TTIP/StopCETA Italia chiediamo la riconvocazione urgente del Tavolo di confronto sui negoziati commerciali con parti sociali e società civile convocato da tutti i suoi predecessori dalla ministeriale Wto da Seattle in poi per gli aggiornamenti sulle posizioni del Governo italiano nei principali negoziati commerciali e un dialogo più stretto sulle politiche commerciali del nostro Paese come da impegni assunti in campagna elettorale con la sottoscrizione del documento d’impegno #NoCETA #Nontratto