Procedure sommarie, senza fondamento costituzionale, in nome della “pericolosità”, concetto quanto mai stravolto, e in contrasto con le garanzie di ogni Stato di Diritto: una pratica che si sta consolidando in Italia, in Europa, nel mondo.
E’ quanto emerso dal quarantanovesimo corso per difensori dei diritti umani che si è concluso ieri a Strasburgo. Erano presenti un centinaio di difensori provenienti da Africa (Congo, Togo, Tanzania, Costa d’Avorio, Egitto), America Latina (Brasile, Argentina, Colombia), Nordamerica (Canada), America centrale (Haiti), Asia (Thailandia, Iran), Medio Oriente (Palestina, Libano), il Presidente dell’Istituto Jean Paul Costa e la Presidente della Commissione consultiva nazionale francese per i diritti umani, Christine Lazerges.
L’Ossevatorio Solidarietà Carta di Milano è intervenuto sottolinenando l’attuale deriva italiana e i numerosi atti di criminalizzazione della solidarietà che si sono susseguiti.
La Presidente della Commissione nazionale francese, Lazerges, condividendo l’impegno dell’Osservatorio, ha ricordato la difficile ed analoga situazione del suo paese, mettendo in evidenza la recente pronuncia del Consiglio costituzionale in Francia che elimina “il delitto di solidarietà”.
E’ ormai evidente la necessità della cooperazione tra Stati di frontiera.